Le prugne sciroppate sono una conserva dalle origini antiche. Le nostre nonne la preparavano per poter gustare questi frutti prelibati anche fuori stagione, perché si mantengono inalterati per molti mesi.
Tutto gira intorno alla creazione del sottovuoto, che isola gli alimenti dal contatto con l’aria e dal deterioramento dovuto all’attacco di agenti patogeni. Per favorirne la formazione dovremo invasare le prugne in vasetti sterili ricoprendole con lo sciroppo bollente. Lasciarle raffreddare a testa in giù e poi procedere alla pastorizzazione. Le operazioni sono semplici, ma osserviamole pedissequamente.
Otterremo così uno snack perfetto da gustare da solo o sul pane abbrustolito, a merenda o a colazione, accostato ai formaggi stagionati per un fine cena goloso e originale. Sono ideali anche per la decorazione di torte o crostate.
Ricordiamoci di scegliere accuratamente i nostri frutti prima di procedere: devono essere intatti, sodi e zuccherini, ma non eccessivamente maturi, rigorosamente da agricoltura biologica, meglio ancora se del nostro orto.
Prugne sciroppate: ingredienti e preparazione
Per questa ricetta occorrono:
- 800 gr di prugne
- 500 ml di acqua
- 300 gr di zucchero.
Con queste dosi otterremo 4 vasetti da 250 gr.
Sterilizziamoli prima di iniziare seguendo questi passaggi.
Il procedimento
Laviamo le prugne e asciughiamole con cura, poi dividiamole a metà ed eliminiamo il nocciolo.
Lasciamole a portata di mano.
Mettiamo zucchero e acqua in una casseruola dal fondo spesso e portiamo a bollore. A ebollizione raggiunta, cuociamo per 5 minuti a fiamma dolce, mescolando per sciogliere bene tutti i granelli.
Inseriamo le prugne nei vasetti sterilizzati e versiamo lo sciroppo bollente per colmarli fino a 2 centimetri dal collo. Avvitiamo subito i coperchi e capovolgiamo i barattoli in modo da favorire la formazione del sottovuoto.
Lasciamoli raffreddare del tutto, poi procediamo alla pastorizzazione.
Sistemiamoli in un tegame capiente e avvolgiamo un canovaccio per evitare che sbattano tra loro. Versiamo acqua e portiamo sul fuoco. A ebollizione raggiunta, lasciamo cuocere per una ventina di minuti, poi spegniamo il fornello e lasciamoli raffreddare completamente all’interno della casseruola.
Prima di riporli in un luogo fresco e asciutto, premiamo al centro dei coperchi e se non sentiamo il tipico suono CLICK CLACK, possiamo conservarli inalterati per 6 mesi al riparo da luce e calore.
Ma se apriamo i vasetti per gustarci le prugne, riponiamoli in frigorifero e consumiamoli nell’arco di 4 giorni al massimo.
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