La malva è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Malvacee, che cresce spontaneamente in tutto il nostro paese fino ai 1.500 metri. È un arbusto dal fusto eretto, con foglie lobate ricoperte da peluria e fiori rosa o lilla che sbocciano da giugno a settembre.
Il suo nome deriva dal greco e significa “molle”. Fin dall’antichità, infatti, è nota per il suo potere emolliente in grado di sciogliere il catarro e placare la tosse.
Era per lo più presente intorno alle tombe, perché era credenza diffusa il fatto che potesse infondere pace e serenità alle anime dei defunti.
È semplice da coltivare, ma necessita di un terreno fertile e ben drenato.
Ha moltissime e interessanti proprietà. Scopriamole insieme.
Malva: le sue proprietà
Il periodo balsamico della malva va da giugno a settembre. In questi mesi è opportuno raccogliere fiori e foglie per beneficiare delle loro virtù.
Questa pianta officinale, infatti, contiene buone dosi di vitamina (A, B2, B3, C, E), sali minerali come calcio e potassio, tannini, flavoniodi e mucillagini.
Queste ultime risultano particolarmente interessanti per il loro potere lenitivo delle mucose della bocca e sono in grado di curare i primi sintomi influenzali. Non solo, risultano efficaci come blando lassativo meccanico.
I fiori possono essere utilizzati freschi in cucina, crudi in insalata, sbollentati per realizzare ripieni per i ravioli.
Quando essiccati si trasformano in tisane portentose o in un unguenti medicamentosi.
Per farlo correttamente, vanno inseriti in contenitori di acciaio fino a perdere completamente l’umidità contenuta nei petali. Il recipiente, inoltre, li protegge dalla dispersione dei loro principi attivi, mettendoli al riparo dai raggi solari e dagli insetti.
Una volta secca, viene aggiunga in estrattori come l’olio di girasole o la glicerina e costantemente rigirata per uniformare di continuo i composti. A questo punto, può essere introdotta come oleolito all’interno di unguenti per curare ragadi, infiammazione alle mucose delle labbra, tagli alle mani.
Più diffuso è l’uso di decotti a base di malva. Sono semplici da realizzare e apportano numerosi benefici.
Vediamo insieme quali sono e come preparare questi infusi.
La tisana alla malva
I fiori di malva, in particolare, contengono una sostanza simile al muco in grado di lenire infiammazioni al cavo orale e di risolvere alcuni problemi intestinali.
Il principio di azione riguarda soprattutto la loro capacità di assorbire l’acqua presente nei tessuti, con poteri emollienti e calmanti che si rivelano risolutivi anche per la stipsi.
Con il decotto di malva è possibile curare ascessi dentali, tossi secche e grasse, coliti e gastriti.
Per realizzarlo non dobbiamo fare altro che portare a bollore 1 litro di acqua, lasciare in infusione una manciata di fiori e foglie essiccate, filtrare il liquido e berlo fino a 3 volte durante il giorno.
Se vogliamo realizzare un decotto per uso esterno dobbiamo far bollire una manciata di fiori e foglie in un litro di acqua per 15 minuti, dopodiché lo filtriamo e procediamo all’uso. Questo preparato è ottimo gargarismi, risciacquo del cavo orale e per lavande vaginali esterne. Ma possiamo utilizzarlo anche per fare impacchi sulle gengive doloranti, immergendo una garzina sterile e tamponandola delicatamente sull’area compromessa.
Per tutte le informazioni su come essiccare le erbe basterà cliccare QUI
N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.
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