Erba limoncina: proprietà e usi in cucina

Dott. Maria Di Bianco Di Dott. Maria Di Bianco
4 Min
Mortadella sandwich

L’erba limoncina è chiamata così per via delle sue foglie profumate; si tratta, però, della verbena odorosa che assume diversi nomi, tra cui Erba Luigia, Erba Luisa, Limonin, Cedrina, Limonetto, Lemon Verbena e altri ancora. Il suo nome botanico è Alpysa citrodora ed è una pianta arbustiva della famiglia delle Verbenaceae con numerose virtù benefiche, utilissima anche in cucina.

Scopriamo insieme come utilizzarla.

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Erba limoncina: proprietà e usi in cucina

Erba limoncina: proprietà e utilizzi

Si tratta di un arbusto con fusto legnoso, alto circa 2 metri, dotato di foglie molto profumate. Di colore verde chiaro, lanceolate e decidue, lunghe anche 7 centimetri, sono curiosamente prive di picciolo. Da esse viene estratta olio essenziale molto sfruttato in cosmetica per i suoi principi attivi, tra cui spiccano il geraniolo, citrale e limonene. Non solo, funge anche da repellente naturale contro insetti e zanzare.

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Quando fiorisce a fine estate, presenta boccioli bianchi o viola raggruppati in pannocchie. Una volta essiccati, si possono racchiudere in sacchetti garzati da riporre in cassetti e armadi per deodorare i piccoli ambienti.

Le sue proprietà sono molto sfruttate in erboristeria: viene somministrata sotto forma di tisana, infuso o impacco.

Nei primi due preparati agisce a livello gastrico per stimolare l’appetito, favorire una buona digestione e contrastare i gas intestinali, se presenti. Ma non solo, contiene una buona dose di melatonina naturale, permette quindi un rapido addormentamento e favorisce il sonno. Inoltre, ha virtù antinfiammatorie e può combattere malesseri dovuti al raffreddamento come tossi, catarro e febbri lievi.

Le sue foglie fresche possono essere utilizzate per un bagno rilassante o come tonico per il viso. Sotto forma di impacco, viene applicato sotto agli occhi per attenuarne affaticamento e rossori.

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La sua storia e come coltivarla

L’erba limoncina proviene dall’America Meridionale ed è stata importata in Europa nel 1.600.

Fu subito apprezzata per il suo profumo intenso e persistente. Coltivarla è relativamente facile, anche se in estate necessita di maggiori cure. Può essere piantata a terra o in vaso, in un luogo riparato dalle correnti, ben illuminato, ma non direttamente esposto al sole. Durante i mesi più caldi, richiede un’irrigazione costante, ma un terriccio drenato, per evitare ristagni che comporterebbero la marcescenza radicale e sofferenza al fogliame. D’inverno, il terreno deve restare semplicemente umido. Fortunatamente non subisce l’attacco di parassiti, ne è esposta a particolari malattie.

I suoi usi in cucina sono molteplici e decisamente apprezzabili.

Gli usi in cucina

Le foglie di erba limoncina rientrano in numerose ricette e possono essere utilizzate come spezia.

Si può, ad esempio, preparare un pesto profumato con un pugno di anacardi, del prezzemolo, uno spicchio d’aglio, un cucchiaio colmo di parmigiano, olio, pepe e sale. Perfetto per condire bruschette e tartine, è delizioso sulla pasta.

Ideale per arricchire il burro o l’olio di note profumate, si sposa divinamente con carni e pesci, aggiungendo un aroma agrumato piacevole e invitante. Tritate, impreziosiscono le insalate di stagione e le macedonie di frutta.

Possiamo anche aggiungerle nell’impasto di torte e biscotti, oppure nel sorbetto per accentuarne il sapore fresco. Decisamente amabile, poi, è il retrogusto di cedro e lime che rilasciano nel tè, caldo o freddo che sia.

Inoltre, questa pianta è famosa per il liquore che si ottiene dalla macerazione delle sue foglie in alcool.

Digestivo e aromatico, è apprezzatissimo a fine pasto proprio perché unisce ad un sapore deciso anche le virtù eupeptiche note fino dalla sua comparsa sul nostro continente.

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Classe '91. Laureata con lode in Tecniche Erboristiche presso L'Università degli Studi di Salerno e specializzata in Scienze dell'Alimenti e della nutrizione Umana presso la Seconda Università di Napoli.