Decifrare i codici stampati sulle uova: come farlo e perché. Guida completa alla tracciabilità
Articolo a cura della Dott. Maria Di Bianco
Quando acquistiamo una confezione di uova, spesso notiamo una serie di numeri e lettere stampati direttamente sul guscio. Questi codici, sebbene possano sembrare criptici, sono fondamentali per garantire la tracciabilità, la sicurezza alimentare e la consapevolezza del consumatore. In questo articolo vedremo in modo dettagliato come leggere e interpretare i codici sulle uova in vendita nell’Unione Europea, con un focus sul sistema italiano.
Decifrare i codici stampati sulle uova: come farlo e perché. Guida completa alla tracciabilità
La struttura del codice
Il codice stampato su ogni uovo è composto da una sequenza alfanumerica standardizzata. Un esempio tipico può essere:
0IT045TO001
Questo codice si legge da sinistra verso destra e ogni segmento fornisce informazioni precise:
1. Metodo di allevamento (prima cifra)
- 0 = Allevamento biologico
- 1 = Allevamento all’aperto
- 2 = Allevamento a terra
- 3 = Allevamento in gabbia (ancora legale in UE, ma soggetto a forti critiche)
Questa prima cifra è probabilmente la più rilevante per chi desidera fare una scelta etica o nutrizionale: le uova da allevamento biologico (0) sono ottenute da galline allevate con accesso all’aperto, alimentazione biologica e maggiore benessere animale.
2. Paese di produzione (due lettere)
- IT = Italia
- FR = Francia
- DE = Germania
- ES = Spagna
e così via, secondo la sigla internazionale ISO del Paese.
3. Codice ISTAT del comune di produzione (tre numeri)
Nel caso italiano, questi tre numeri indicano il codice ISTAT del comune dove ha sede l’allevamento. È un’informazione tecnica ma utile per localizzare geograficamente la provenienza dell’uovo.
4. Sigla della provincia (due lettere)
Questo segmento corrisponde alla sigla della provincia (es. TO = Torino, MI = Milano, RM = Roma, ecc.).
5. Codice dell’allevamento (tre numeri)
Gli ultimi tre numeri sono un identificativo univoco assegnato dall’ASL locale all’azienda produttrice. Questo permette, in caso di necessità, di risalire precisamente all’allevamento.
Data di deposizione e scadenza
In alcune confezioni o direttamente sul guscio possono comparire anche:
- Data di deposizione: indica il giorno in cui l’uovo è stato deposto.
- Data di scadenza: solitamente 28 giorni dalla data di deposizione, rappresenta il termine minimo di conservazione.
Perché è importante leggere il codice
Leggere il codice stampato sull’uovo ci permette di:
- Scegliere in base al tipo di allevamento, privilegiando metodi più rispettosi del benessere animale;
- Verificare l’origine nazionale o estera delle uova;
- Tracciare la filiera produttiva, utile anche in caso di allerte sanitarie;
- Favorire produttori locali, se si conoscono i codici della propria provincia.
Cosa non è indicato nel codice
Il codice non fornisce informazioni su:
- La data di confezionamento, che è indicata solo sulla confezione;
- Il tipo di alimentazione delle galline (salvo che per l’allevamento biologico);
- Il contenuto nutrizionale dell’uovo, che può variare anche all’interno dello stesso tipo di allevamento
Imparare a decifrare i codici stampati sulle uova è un gesto semplice ma importante, che ci consente di fare scelte più consapevoli a livello alimentare, ambientale ed etico. In un contesto dove la trasparenza della filiera è sempre più richiesta, conoscere questi dettagli significa anche contribuire a un sistema alimentare più responsabile.
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