L’ortica è una pianta officinale erbacea e perenne.
Può raggiungere il metro di altezza; il fusto è eretto, le radici sono striscianti. Presenta foglie lanceolate, verdi brillanti con margini seghettati. La pagina inferiore è ricoperta da una peluria urticante. I fiori sono piccoli, si presentano in grappoli ramificati e hanno un colorito verdino.
Il suo nome si riconduce al verbo latino “urere”, bruciare per la sensazione che provoca al tatto.
È la maggior dispensatrice di clorofilla del pianeta, motivo per cui le industrie cosmetiche e alimentari se ne servono per estrarre un colorante naturale.
Cresce spontaneamente in tutta Italia e in Europa a quote inferiori ai 2000.
Le foglie si raccolgono da aprile a settembre, le radici vengono prelevate invece in autunno: entrambe le parti sono utilissime all’essere umano e presentano benefici differenti. Vediamoli insieme.
Ortica: proprietà officinali
Tutte noi sappiamo bene che l’ortica rientra tra gli ingredienti di shampoo e lozioni per capelli. Rinforza i fusti, combatte la forfora e deterge il cuoio capelluto grasso. Possiamo preparare un decotto con le sue foglie per approfittare di queste virtù.
Questa pianta, infatti, è un potente rimineralizzante, contiene calcio, potassio e silice. Rilascia anche vitamine come la A, la B2, la C e l’acido folico. È ricca di flavonidi e di clorofilla, come già specificato.
È depurativa, diuretica, ricostituente e agisce come antinfiammatorio naturale. Contrasta la ritenzione idrica, le infezioni alle vie urinarie, attenua gli stati di affaticamento e stanchezza, accelera la guarigione di fratture ossee, allevia i dolori reumatici.
Gli usi
Può essere utilizzata internamente e viene assunta sotto forma di decotto, oppure esternamente, frizionando la tintura madre sulle aree interessate.
Per raccoglierla, non dobbiamo fare altro che recarci in un bosco, munite di forbici e guanti da giardinaggio integri, senza aperture o fori, perché è altamente urticante.
Una volta ottenuto un buon bottino, possiamo anche utilizzarla come ingrediente in cucina e consumarla cruda, dopo averla lavata, asciugata e frullata. È perfetta per gli sportivi e per chi è a dieta. Oppure lessiamola e serviamocene per preparare ricette di ogni sorta.
L’ortica nella storia
Le proprietà dell’ortica sono conosciute fin dalla notte dei tempi, addirittura dalla tarda Età del Bronzo.
In questo periodo storico, veniva utilizzata per tessere tele resistenti e ottenere indumenti, funi e reti. Questo uso particolare non è mai andato perso, basti pensare che l’85% delle uniformi tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale era prodotte con l’ortica, vista la difficoltà nel reperire cotone.
Per quanto riguarda le sue proprietà medicinali, gli Antichi Egizi se ne servivano per curare l’artrite, il tifo e il colera.
Il medico greco Ippocrate e il romano Galeno ne apprezzavano le proprietà cicatrizzanti e stilarono un elenco di 61 impieghi possibili.
Tutti i popoli antichi la ritenevano afrodisiaca e pensavano che potesse aumentare la fertilità.
Questo particolare, oggi come oggi, può essere ricondotto alle sue virtù rimineralizzanti.
Nel Medioevo, rappresentava il farmaco per eccellenza per la gotta e anche a questo proposito, la scienza ha confermato che è utilissima per l’apparato urinario e per contrastare i problemi renali.
In breve, da sempre questa pianta officinale solleva l’uomo dai malanni della vita. E ha un ottimo sapore anche in cucina. Si possono preparare zuppe, risotti, torte, e molto altro.
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