Gamberi fritti: come prepararli a regola d’arte, asciutti e croccanti

I gamberi fritti sono una delizia di mare davvero sopraffina.

Capita di gustarli lungo le nostre coste, nei vari ristorantini italiani, brindando all’estate che ormai volge al termine. Ma perché aspettare di uscire a cena o a pranzo, quando con poche e semplici dritte possiamo prepararli anche a casa nostra?

Per una riuscita perfetta occorre conoscere alcuni segreti del mestiere.

Scopriamoli insieme.

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I segreti per una frittura perfetta

Il primo trucco per una frittura perfetta consiste nella scelta del pescato. Prediligiamo gamberi con le teste ben piene, eliminiamole insieme al carapace. Ricordiamoci, poi, di incidere il dorso per prelevare il filamento nero. È l’intestino e ha un gusto molto sgradevole.

Se optiamo per i gamberetti, ricordiamoci che il loro carapace è talmente sottile che potremo mangiarli senza pulirli.

Se preferiamo i gamberoni, togliamo le teste rigorosamente. In cottura, infatti, disperdono il loro liquido che raffredda l’olio, rendendo il fritto molliccio e per nulla croccante. Cuociamo solo le code, e con gli scarti, piuttosto, prepariamo un bel fumetto.

Utilizziamo farina di semola, per una resa che scricchiola tra i denti e olio di semi di arachidi, che tiene bene il punto di fumo e non scende in temperatura facilmente.

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E ora vediamo la ricetta nel dettaglio.

Gamberi fritti: ingredienti e preparazione

Per questa ricetta occorrono:

  • 500 grammi gamberi o code di gamberoni
  • q.b. di semola per infarinare
  • olio di semi di arachidi
  • 1 limone biologico per accompagnare.

Con queste dosi otterremo 2 porzioni.

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Il procedimento

Laviamo i nostri crostacei sotto al getto freddo del rubinetto, poi scoliamoli.

Puliamoli e tamponiamoli benissimo. Teniamoli a portata di mano.

In una casseruola larga e capiente, l’olio di semi di arachidi in una quantità tale da permettere ai gamberi di galleggiare. Portiamolo al punto di fumo a fiamma allegra. Verifichiamo che arrivi a 170° con un termometro alimentare. Se non lo possediamo, introduciamo un pezzettino di pane e controlliamo che sfrigoli.

A questo punto, passiamo il nostro pescato nella semola, scrolliamolo dall’eccesso e introduciamolo in pentola, proteggendoci dagli eventuali schizzi. Contiamo 30 secondi e rigiriamolo sull’altro lato. Friggiamolo per altri 30 secondi, poi quando risulta ben dorato in superficie, preleviamolo con la schiumarola e tamponiamolo sulla carta assorbente. Procediamo in questo modo, cuocendo pochi gamberi alla volta.

Serviamoli ancora caldi e fumanti, accompagnati con il succo di limone fresco. Mettiamo il sale in tavola in modo che ognuno si regoli come crede: questi crostacei sono sapidi di loro, meglio non esagerare!

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