Viola del pensiero: proprietà, benefici e usi

La viola del pensiero, in gergo botanico Viola tricolor, appartiene alla famiglia delle Violacee.

Non è solo un fiore bellissimo e ornamentale, ma anche fitoterapico e curativo.

Scopriamolo insieme!

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Proprietà

Il piccolo fiore della viola del pensiero è in realtà ricco di proprietà benefiche utili per la nostra salute.

Contiene, infatti, tannini, mucillagini, saponine, acido salicilico e vitamina C, carotenoidi, flavonoidi e antocianidine.

Tutti questi micronutrienti la rendono quindi un diuretico naturale, nonché un analgesico e un antinfiammatorio, con qualità eudermiche per uso topico. Da qui si evince la sua funzione lenitiva della cute, se applicato sulla pelle lesa, sensibile o irritata.

È curativa di acne, psoriasi, eczemi, pruriti e favorisce i processi di cicatrizzazione.

Se assunta per via orale, è in grado di depurare il fegato, stimolando al contempo i processi metabolici.

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Gli utilizzi

La viola del pensiero può rivelarsi un ottimo infuso. Facciamo seccare i fiori, poi portiamo a bollore 150 ml di acqua (1 tazza), spegniamo il fornello e inseriamo due cucchiaini di petali. Lasciamoli decantare per dieci minuti e consumiamo la nostra tisana più volte al giorno a scopo depurativo, diuretico e immunostimolante. Questo preparato può aiutare anche a risolvere i problemi di acne.

Se vogliamo utilizzarlo esternamente servono allora 5 grammi di viola per 100 millilitri di acqua calda. Una volta filtrato, possiamo utilizzarlo tiepido sulle irritazioni cutanee.

Infine, possiamo anche realizzare uno sciroppo. In questo caso servono 100 grammi di viola per 500 ml di acqua bollente. Spegniamo il gas e aggiungiamo la droga, poi lasciamo in infusione con il coperchio inserito per 5 ore circa. Trascorso questo tempo, filtriamo. Pesiamo il liquido e ogni 100 ml uniamo 150 g di zucchero. Rimettiamo sul fuoco e portiamo a bollore, lasciamo andare per qualche minuto per arrivare alla consistenza desiderata. A questo punto, utilizziamolo per trattamenti depurativi. Ne bastano 4 cucchiaini per due mesi.

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Come riconoscere e coltivare la viola del pensiero

La viola del pensiero è un fiore selvatico appartenente alla famiglia delle Violacee.

È originaria dell’Europa, è una piantina rustica, molto resistente che raggiunge un’altezza di 30 centimetri massima. Cresce al sole, su terreni aridi, nei campi.

Le sue foglie sono lisci, tonte o a forma di cuore, gli steli sono dritti, i fiori presentano 5 petali, quelli inferiori sono di gialli, quelli al centro bianchi, quelli superiori viola scuro.

Nasce spontaneamente, ma può essere coltivata e non ha pretese.

Si adatta ad ogni terreno, meglio se calcareo, ma ben concimato e ben drenato.

Resiste alle temperature rigide, in inverno il terreno va mantenuto umido con irrigazioni rade, l’estate, invece, va innaffiata più soventemente.

Curiosità

La viola del pensiero è utilizzata per scopi cosmetici e per la creazione di delicate eau de toilette, proprio per il suo profumo persistente.

È considerata il fiore degli innamorati, che fissandola intensamente possono intravvedere tra i suoi petali il volto della persona amata.

Secondo la mitologia greca, è apparsa sulla terra per la prima volta per volontà di Demetra, la dea delle messe, che per 6 mesi aveva atteso il ritorno di sua figlia Persefone rapita da Ade e costretta a trascorrere parte dell’anno negli Inferi con il marito. La madre per accoglierla ricoprì le strade con i suoi fiori delicati, vellutati e sgargianti come benvenuto.

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Per tutte le informazioni su come essiccare le erbe basterà cliccare QUI

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