Verbasco o Tasso Barbasso: la pianta spontanea dalle mille proprietà!
Il barbasso, conosciuto anche come Verbasco (Verbascum thapsus L.), è una pianta selvatica dalle grandi foglie vellutate e dai caratteristici fiori gialli, che un tempo cresceva lungo i bordi dei campi, ai margini dei sentieri o in zone abbandonate. Oggi, sebbene un po’ dimenticato, sta tornando al centro dell’attenzione per le sue proprietà officinali, soprattutto grazie a studi moderni che ne confermano l’efficacia in ambito fitoterapico.
Barbasso: la pianta spontanea dalle mille proprietà!
Cos’è il barbasso
Appartenente alla famiglia delle Scrophulariaceae, il barbasso è una pianta biennale che può superare il metro d’altezza. Le sue foglie sono grandi, ricoperte da una peluria sottile che le rende quasi lanose, mentre i fiori, piccoli e gialli, crescono a grappolo lungo lo stelo.
Nella tradizione popolare, il barbasso veniva usato come rimedio naturale contro la tosse, il mal di gola e le infiammazioni delle vie respiratorie. Ma oggi non si parla più solo di rimedi della nonna: la scienza ha cominciato a guardarlo con interesse.
Proprietà medicinali confermate
Diversi studi fitoterapici hanno evidenziato le potenzialità della pianta. I principali principi attivi si trovano nei fiori e nelle foglie e comprendono:
- Mucillagini: che esercitano un effetto emolliente e lenitivo sulle mucose irritate;
- Saponine: con blanda attività espettorante;
- Flavonoidi: antiossidanti naturali;
- Iridoidi e acidi fenolici: dalle proprietà antinfiammatorie e leggermente analgesiche.
Uno studio pubblicato su Pharmaceutical Biology (2002) ha confermato l’efficacia degli estratti di Verbascum nel ridurre l’infiammazione e nel supportare il sistema respiratorio, soprattutto in caso di bronchiti lievi e faringiti (References: Turker & Gurel, 2002).
Inoltre, secondo la Commissione E tedesca, il verbasco è indicato nel trattamento della tosse secca, della laringite e delle irritazioni della gola, soprattutto sotto forma di infuso o sciroppo.
Come si utilizza
🌼 Infuso di fiori di barbasso
È il metodo più semplice e diffuso per sfruttare le proprietà della pianta. Basta versare una tazza d’acqua bollente su 1-2 cucchiaini di fiori essiccati, lasciare in infusione per 10 minuti e filtrare con attenzione (i peli delle foglie possono irritare la gola se ingeriti). L’infuso si può bere 2–3 volte al giorno, anche con l’aggiunta di miele.
🌿 Decotto delle foglie
Meno comune, ma utile in caso di infiammazioni cutanee o per fare gargarismi contro il mal di gola. Si prepara con foglie secche ben filtrate, facendo bollire per 5 minuti.
🧴 Olio infuso
L’olio ai fiori di verbasco veniva usato per lenire irritazioni cutanee, scottature o anche per calmare gli otiti (in passato si instillavano poche gocce di olio tiepido nel condotto uditivo). Oggi si consiglia cautela e l’uso esterno.
Altri usi tradizionali
- Nelle campagne si usavano le foglie come bendaggio naturale su ferite e infiammazioni cutanee.
- I fiori venivano messi a macerare nel vino come tonico respiratorio.
- In alcune zone, si bruciavano gli steli secchi come torce naturali, grazie alla lanuggine combustibile.
Controindicazioni e avvertenze
Il barbasso è considerato una pianta sicura se usata correttamente, ma bisogna prestare attenzione:
- I peli delle foglie possono causare irritazioni alla gola o alla pelle: è fondamentale filtrare bene le tisane.
- Non è indicato per chi è allergico alle piante della famiglia delle Scrophulariaceae.
- Non usare l’olio nel canale uditivo senza supervisione medica.
- Sconsigliato in gravidanza e allattamento in mancanza di studi clinici specifici.
Il barbasso è un perfetto esempio di come la tradizione popolare e la ricerca scientifica moderna possano incontrarsi. I suoi fiori, raccolti e essiccati con cura, conservano proprietà lenitive che risultano utili per tosse secca, mal di gola e bronchiti lievi, ma anche per piccoli problemi cutanei. Una pianta da riscoprire, soprattutto nelle stagioni fredde.
Articolo in collaborazione con la Dottoressa Maria Di Bianco laureata in Tecniche Erboristiche e specializzata in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione
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