Macerato di cipolla e bucce compostate: come usarli per risultati sorprendenti nell’orto

Macerato di cipolla e bucce compostate: come usarli per risultati sorprendenti nell’orto

Premessa

L’uso della cipolla come fertilizzante non rientra tra i metodi più comuni nella fertilizzazione agricola, ma alcune sue proprietà possono essere sfruttate con intelligenza nel giardinaggio e nell’orto biologico. Per comprenderne l’efficacia, occorre analizzare la composizione chimica della cipolla, i suoi effetti sul suolo e come viene trasformata nel compostaggio.

Macerato di cipolla e bucce compostate: come usarli per risultati sorprendenti nell’orto

Perché la cipolla può essere utile come fertilizzante

La cipolla è ricca di:

  • zolfo organico (alline, solfossidi) → utile nel controllo biologico dei patogeni e nel miglioramento della struttura del suolo.
  • zuccheri solubili → possono nutrire la flora microbica benefica.
  • composti fenolici e flavonoidi → stimolano le difese naturali delle piante e hanno un’azione antibatterica.

Uno studio pubblicato su Biological Agriculture & Horticulture (2020) ha evidenziato come i sottoprodotti di cipolla, fermentati in ambiente controllato, migliorino la disponibilità di azoto e la crescita vegetativa di alcune colture orticole.

Come preparare un fertilizzante a base di cipolla

1. Compostaggio con bucce di cipolla

  • Le bucce di cipolla sono eccellenti nel compost domestico, ma vanno usate in piccole quantità per non alterare l’equilibrio del pH.
  • Aggiungerle a uno strato di materiali carboniosi (foglie secche, carta non trattata) e mantenerle umide.
  • In 2-3 mesi si ottiene un compost ricco e stabile, adatto alla fertilizzazione di ortaggi e piante aromatiche.

2. Macerato di cipolla (biostimolante liquido)

  • Tritare 2-3 cipolle grandi e metterle in 1 litro d’acqua.
  • Lasciare macerare per 48 ore, quindi filtrare.
  • Uso consigliato: diluire 1:10 con acqua e nebulizzare sul terreno o sulle foglie ogni 15 giorni.

Attenzione: non va usato puro né in pieno sole, per evitare fitotossicità.

Quando e su quali colture usarlo

Il compost con cipolla o il macerato si può usare:

  • All’inizio del ciclo vegetativo, per stimolare lo sviluppo radicale.
  • In pre-semina, per arricchire il suolo di microelementi.

Le colture più adatte:

  • Solanacee (pomodori, melanzane): beneficiano del contenuto di zolfo.
  • Liliacee (aglio, porri): tollerano bene i residui di cipolla.
  • Erbe aromatiche (rosmarino, salvia): migliorano l’aroma e la resistenza.

Evitare invece l’uso:

  • Su leguminose (come piselli e fagioli), che potrebbero soffrire lo zolfo in eccesso.
  • Su piante delicate o in pieno sole con il macerato non diluito.

Valutazioni scientifiche e formule di riferimento

Una formula base per il compost ottimale con cipolla (ispirata a ricerche dell’Università di Wageningen):

60% materiali carboniosi (foglie, carta, segatura)
30% materiali azotati (scarti di cucina, tra cui bucce di cipolla)
10% attivatori microbici (compost maturo o letame ben decomposto)

Bilanciando così il rapporto C/N (carbonio/azoto) tra 25:1 e 30:1, si garantisce una decomposizione efficace senza cattivi odori o fitotossicità.

La cipolla può essere un utile alleato nella fertilizzazione naturale, soprattutto sotto forma di compost o macerato. Tuttavia, va usata con criterio e mai in quantità eccessive. Il suo contenuto di zolfo, sebbene benefico in certi contesti, può risultare dannoso per alcune colture. È dunque fondamentale valutare il contesto, il tipo di suolo e le esigenze specifiche delle piante coltivate.

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