Tre fiori da coltivare a settembre per le nostre tisane

Sono almeno tre i fiori che possiamo coltivare a settembre, in vaso o in giardino, per preparare poi le nostre tisane.

Ad essere precise davvero, tisana è un termine generico per indicare un liquido in cui sono state messe in infusione o decotte le erbe officinali. La procedura con cui ottenerlo cambia a seconda delle erbe stesse. Alcune prevedono, per l’appunto, l’infusione in acqua bollente, quindi vanno inserite una volta raggiunto il bollore dell’acqua stessa; altre la decozione, quindi devono essere introdotte nel tegamino con l’acqua fredda, una volta arrivate ad ebollizione devono cuocere per un tempo variabile a seconda della tipologia. Entrambi, infusi o decotti, vanno infine filtrati prima di essere sorseggiati.

Per ogni specifica del caso, potete cliccare qui.

Prima di arrivare a questo, però, dobbiamo raccogliere i fiori o le erbe e farle essiccare, preferibilmente al sole. Possiamo formare dei mazzetti, legarli con uno spago, sistemarli a testa in giù e avvolgerli nella carta non stampata. Con questo stratagemma, saranno protetti dai raggi solari che potrebbero disperdere le loro proprietà nutritive; bucherelliamo sempre i fogli, per consentire all’umidità presente di evaporare rapidamente. Ricordiamoci sempre che la temperatura perfetta per questo procedimento si aggira intorno ai 27 gradi, per cui sistemiamoli all’ombra, soprattutto nelle giornate più torride. Volendo, possiamo optare per l’essiccatore, ma al minimo dei suoi gradi; evitiamo invece il forno, perché la temperatura minima che possiamo ottenere è di circa 35 gradi (impostando i 50° classici e lasciando lo sportello semi aperto) ed è troppo elevata.

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Ma c’è di più! Per abbellire i nostri balconi e i nostri giardini e godere di ingredienti sicuri, privi di pesticidi, possiamo piantare questi 3 fiori proprio ora che l’estate è finita, perché questo è il momento della loro fioritura ed è il loro periodo balsamico.

Scopriamoli insieme!

Tre fiori per le nostre tisane: l’erica

Iniziamo da un grande classico dell’autunno: l’erica!

Si tratta di un arbusto alto al massimo 70 centimetri, con piccole foglioline permanenti e minuscoli fiori raggruppati tra loro e molto ravvicinati che sbocciano fino a tardo autunno.

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Richiede un terreno piuttosto acido, teme il caldo eccessivo e i ristagni di acqua. Cerchiamo di fornirle sabbia a sufficienza per drenare i liquidi in eccesso. Necessita di essere costantemente irrigata, ma senza eccessi. Ama il fresco dell’autunno e preferisce luoghi ombrosi, non esponiamola direttamente al sole. È davvero semplice da coltivare e ci regala tanti benefici!

Proprietà e infuso

È un depurativo delle vie urinarie, per cui ci permette di sgonfiarci, drenare i liquidi in eccesso e favorire l’espulsione di calcoli. Ma ha anche un blando potere calmante sul sistema nervoso e favorisce il rilassamento.

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Tutti le proprietà balsamiche sono contenute nei fiori, tagliamoli e lasciamoli essiccare.

Una volta pronti, prepariamo un decotto.

Decotto con i fiori di Erica

Portiamo a bollore 2 grammi di fiori per ogni tazza di acqua; a ebollizione raggiunta, proseguiamo la cottura per una decina di minuti, poi spegniamo il fornello e filtriamo. Possiamo bere fino a 6 tazze al giorno.

Tre fiori per le nostre tisane: la calendula

Ecco una delle mie erbe officinali preferite! La calendula è una pianta erbacea dallo stelo eretto e peloso, che può raggiungere un’altezza massima di 80 centimetri. Le sue foglie sono lanceolate dal margine dentato. I fiori sono capolini giallo arancione che sbocciano fino al termine dell’estate, quindi a settembre possiamo ancora contare sulla loro incredibile bellezza.

Ne esistono diverse specie, ma in generale tutte sopportano bene temperature calde e fredde.

Possiamo coltivarla in vaso o in giardino in una zona non troppo soleggiata, su un terreno fertile, ricco e ben drenato. Nei mesi più caldi va irrigata a tarda sera o di primo mattino, facendo attenzione a non lasciare ristagni di acqua che potrebbero causare marcescenza radicale.

In inverno, il terreno deve rimanere umido, ma va protetta dagli sbalzi termini. Sistemiamola in un luogo riparato e avvolgiamola nel tessuto non tessuto.

Se la piantiamo nell’orto è in grado di debellare i nematodi della terra, terribili parassiti che spesso vanificano i nostri sforzi, attaccando le nostre verdure.

I suoi fiori sono edibili e deliziosi, freschi, in insalata.

Possiamo ovviamente essiccarli per preparare un infuso. Il metodo consigliato è lo stesso riportato per l’erica: a mazzetti, a testa in giù, avvolti in carta non stampa e bucherellata, in un’area calda e secca della casa.

Proprietà

La calendula ha moltissime virtù, alcune a uso topico, in questi casi è bene sfruttarla per la realizzazione di pomate e oleoliti. È lenitiva, calmante e nutriente per la pelle, soprattutto in caso di irritazioni, bruciature, scottature solari, eritemi ed eczemi.

Internamente, agisce da immunostimolante contro i malanni da raffreddamento; le sue mucillagini, inoltre, proteggono la mucosa gastrica e aiutano a migliorare le ulcere. Inoltre, è un antispasmodico utilissimo in caso di ciclo doloroso, abbondante e irregolare.

Insomma. È una sorta di toccasana.

In questo caso, bisogna servirsene per un infuso.

Infuso di calendula

Portiamo quindi a bollore 150 ml di acqua, spegniamo il fornello e inseriamo 1 grammo di fiori essiccati. Lasciamoli decantare per 5/7 minuti, filtriamo e sorseggiamo il liquido. La dose ottimale è di 3 tazze al giorno.

Tre fiori per le nostre tisane: la viola

E siamo arrivate al fiore più delicato e resistente al contempo, la viola.

Si tratta di una pianta incantevole per i suoi colori, ma rustica e impavida non teme il freddo.

Presenta fiori solitari, piuttosto grandi, dotati di 5 petali che sbocciano nei periodi più freschi dell’anno, quindi proprio a settembre e ottobre.

Possiamo piantarla in terra libera, meglio vicino ad un albero caducifoglie, per godere del sole in inverno, ma essere al riparo da un’eccessiva esposizione in estate.

Se le coltiviamo in vaso non dobbiamo far altro che scegliere un terriccio neutro o calcareo su una base di argilla espansa per drenare i ristagni di acqua.

Va annaffiata di tanto in tanto nei mesi più freddi, frequentemente in estate, per mantenere il terreno umido.

Quando fiorisce, regala un colpo d’occhio poetico e quasi commovente, ma la sua funzione non si esaurisce in quella ornamentale. È infatti ricca di proprietà benefiche per la nostra salute.

Proprietà e infuso

Flavonoidi, vitamina C, tannini, mucillagini, carotenoidi, fanno di questa piantina un alleato per le nostre difese immunitarie, soprattutto ora che l’inverno si avvicina. La sua azione antiossidante mantiene giovane la pelle; è un antinfiammatorio naturale utile per abbassare la febriciattola. Infine, ma non trascurabile è diuretica e ci aiuta a combattere la ritenzione idrica.

Possiamo essiccarla come già spiegato per erica e calendula, oppure utilizzare anche i suoi petali freschi.

Infuso di viola

Ne serve un cucchiaio (circa 2 grammi) per ogni 150 di acqua bollente.

Lasciamo in infusione (quindi non un decotto) per una decina di minuti, filtriamo e sorseggiamo.

E voi? Quale tisana preferite?

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Per tutte le informazioni su come essiccare le erbe basterà cliccare QUI

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