Tonno sott’olio: la ricetta di mia nonna

Mia nonna sapeva davvero preparare tutto, anche il tonno sott’olio fatto in casa; vi assicuro che ha tutto un altro sapore rispetto a quello in scatola del supermercato. Ma questo lo immaginate benissimo da sole! La ricetta è semplicissima e alla portata di tutte, se ci riesco io che non sono certo una cuoca professionista, figuratevi se non potete realizzarlo voi!

Il gusto e la carnosità del pesce sono pieni, rotondi e molto convincenti, ma per poter assaporarlo dovremo attendere un mese circa dalla sua preparazione. Pazienza, il tempo vola, lo sappiamo bene!

Questo è l’unico modo per essere certe che si insaporisca in maniera impeccabile.

Possiamo aggiungere anche bacche di ginepro e pepe in grani, oppure gli aromi che preferiamo come foglie di alloro. Io stavolta l’ho fatto senza nulla.

Una volta pronto, si conserva inalterato per 3 mesi circa in un luogo fresco e asciutto, lontano da luce e calore. Ma se apriamo il vasetto, allora riponiamolo in frigorifero e consumiamolo entro 4 o 5 giorni. Non dimentichiamoci di rabboccare l’olio, altrimenti rischia di seccarsi.

Usiamolo per condire insalata, pasta, pizza, bruschette, panini, per arricchire torte salate, per i ripieni di verdure come peperoni e pomodori, insomma, è un prodotto davvero versatile.

Ricordatevi di scegliere solo alimenti di qualità e sterilizziamo i barattoli in cui intendiamo riporlo, qui tutte le informazioni per procedere correttamente.

E ora, mettiamoci al lavoro… il tonno sott’olio ci aspetta.

Tonno sott’olio: ingredienti

Per due vasetti da 500 grammi l’uno procuriamoci:

  • 1 kg di tonno
  • q.b. di olio extravergine d’oliva
  • 3 l di acqua
  • 180 g di sale fino

La preparazione

La primissima operazione da fare per preparare il tonno sott’olio è quella di lavare il trancio crudo con massima cura dopo averlo diviso in pezzi. Dobbiamo accertarci di eliminare qualsiasi residuo di sangue perché, se presente, rischia di coagulare e rovinare la resa finale con antiestetiche macchie scure.

Sciacquiamolo a lungo sotto il getto del rubinetto, più e più volte, rigirandolo spesso, poi mettiamolo in una ciotola con acqua fredda e lasciamolo in ammollo per una decina di minuti. Cambiamo l’acqua e ripetiamo fino a quando non risulta limpida.

Nel mentre, versiamo 3 litri di acqua in un tegame alto e capiente e aggiungiamo il sale.

Portiamo a bollore, poi tuffiamo il tonno e cuociamolo a fiamma allegra per un’ora circa.

Al termine del tempo stabilito, scoliamolo, passiamo velocemente sotto l’acqua fredda e facciamolo sgocciolare a lungo in un colino a maglie strette, adagiato in un recipiente che lo contenga.

Aspettiamo almeno 12 – 18 ore, deve asciugarsi completamente.

L’indomani, prepariamo i barattoli sterilizzati, poi riprendiamo il trancio e spezzettiamolo grossolanamente. Inseriamolo nei vasetti e ricopriamolo completamente con l’olio extravergine d’oliva.

Manteniamoci ad 1 centimetro dal collo del barattolo, poi con un coltello infilziamo delicatamente i filetti in modo da permettere all’olio di penetrare bene nella sua carne.

A questo punto, se vogliamo aromatizzarlo, possiamo aggiungere le bacche di ginepro e qualche foglia di alloro. Pressiamo bene e richiudiamo ermeticamente, poi procediamo alla ribollitura.

Colmiamo una casseruola di acqua, mettiamo un canovaccio sul fondo, sistemiamo i vasetti in modo che sino immersi quasi fino al coperchio e portiamo a ebollizione sul fornello. Contiamo un’ora e mezza dalla presa del primo bollore, spegniamo il gas e lasciamoli raffreddare al suo interno. Una volta che si sono raffreddati poggiamoli a testa in giù e lasciamoli capovolti per una quindicina di minuti.

Prima di consumarlo, verifichiamo che si sia formato il sottovuoto. Se all’apertura, sentiamo un suono secco allora il nostro procedimento è stato corretto e possiamo gustarci un tonno sott’olio davvero genuino!

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