Sciroppo di pino mugo: benefici, usi e attenzione alla raccolta

Sciroppo di pino mugo: benefici, usi e attenzione alla raccolta

Lo sciroppo di pino mugo è un rimedio tradizionale molto noto nelle zone di montagna: si ottiene dalle gemme fresche o dagli aghi giovani e viene utilizzato per calmare tosse, catarro e infiammazioni delle vie respiratorie.

Il suo profumo balsamico e la dolcezza dello sciroppo lo rendono un alleato perfetto nei mesi freddi. Ma prima di pensare a raccoglierlo da sé, c’è un aspetto fondamentale da conoscere.

Sciroppo di pino mugo: benefici, usi e attenzione alla raccolta

Il pino mugo è una specie protetta

Il Pinus mugo, noto anche come pino montano, è una specie protetta in molte regioni italiane, soprattutto nelle aree alpine e appenniniche dove cresce spontaneamente.
La raccolta non autorizzata di gemme, aghi o rami è vietata dalla legge in parchi naturali, riserve, e in numerosi territori montani.

Cosa prevede la legge?

  • In molte regioni, la raccolta del pino mugo è vietata totalmente o limitata a scopi scientifici e controllati.
  • Il prelievo di piante spontanee senza autorizzazione può comportare sanzioni anche gravi.
  • Non basta trovarlo fuori da un parco: è comunque spesso soggetto a tutela ambientale.

Come si prepara lo sciroppo (quando le norme lo consentono)

Tradizionalmente, lo sciroppo si prepara con le gemme fresche raccolte in primavera, alternate a strati di zucchero in un barattolo di vetro esposto al sole. Dopo alcune settimane si filtra il liquido sciropposo che si è formato e si conserva in bottigliette sterilizzate.

Ma questo metodo va evitato se non si ha la certezza di poter raccogliere legalmente il materiale vegetale.

Alternative sicure e legali

Se vuoi godere degli effetti balsamici senza danneggiare l’ambiente, hai due opzioni:

1. Acquista gemme o aghi da erboristerie certificate

  • Alcuni fornitori autorizzati vendono materie prime raccolte legalmente o coltivate in modo sostenibile.
  • Controlla sempre la tracciabilità del prodotto.

2. Usa piante simili ma non protette

  • Il pino silvestre (Pinus sylvestris), spesso coltivato o meno tutelato, può essere una buona alternativa.
  • Anche il rosmarino e l’eucalipto offrono benefici balsamici e sono facilmente reperibili.

Benefici dello sciroppo di pino (quando preparato in modo legale)

  • Calma la tosse (grazie all’azione emolliente e balsamica)
  • Favorisce l’espettorazione
  • Allevia mal di gola e raucedine
  • Tradizionalmente usato anche come rinforzante del sistema immunitario

Lo sciroppo di pino mugo è un rimedio antico e prezioso, ma non va preparato in modo improvvisato o illegale. Rispettiamo la montagna, proteggiamo le piante e cerchiamo alternative sostenibili: la natura ci cura, se noi ci prendiamo cura di lei.

Quando si raccolgono le pigne di pino mugo?

  • Periodo ideale: tra maggio e giugno, in tarda primavera e inizio estate.
  • Stato ottimale: le pigne devono essere verdi, immature, chiuse e leggermente rosa.
  • Massima balsamicità: in questo periodo sono ricche di resina e oli essenziali, ideali per la preparazione dello sciroppo.
  • Dove raccogliere: solo in zone dove la pianta non è protetta e lontano da strade trafficate.
  • Verifica necessaria: controlla sempre le normative locali sulla raccolta delle piante spontanee, perché il pino mugo è spesso tutelato.
  • Utilizzo: le pigne possono essere usate per preparare uno sciroppo naturale (con zucchero o miele), oppure per la grappa al pino mugo.

ℹ️ Nota: La raccolta delle pigne di Pinus mugo è regolata da normative regionali. In molte zone alpine la pianta è protetta dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE e inserita negli elenchi delle specie tutelate ai sensi delle leggi regionali sulla flora spontanea (es. L.R. 9/2001 del Trentino-Alto Adige).
Si consiglia sempre di consultare fonti ufficiali locali o siti istituzionali come quelli delle Regioni, dei Parchi Naturali o del Corpo Forestale.

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