Sale grosso, ceci e noccioli di ciliegio: il rimedio antico per la cervicale e non solo

Sale grosso, ceci e noccioli di ciliegio non solo ci aiutano a combattere la cervicale, possono fare molto di più!

I primi freddi, l’umidità, gli sbalzi climatici, la predisposizione genetica, l’età, in questo periodo dell’anno non sappiamo più a cosa addebitare i dolori reumatici, quelli muscolari e articolari. Ciò che desideriamo è poterci liberare il prima possibile da quel fastidio pungente che ci debilita e ci rallenta, rendendoci sofferenti. La corsa ai medicinali sembra l’unica soluzione possibile, ed in realtà lo è quando siamo in fase acuta o cronica. Ma prima di caricare il nostro organismo di antidolorifici e antinfiammatori, proviamo questo rimedio antico e del tutto naturale, che non va assunto per via orale, ma applicato sulle zone interessate.

Si tratta del sale grosso, o dei ceci o dei noccioli di ciliegio, non tali e quali, ma riscaldati a fiamma allegra e inseriti in un calzino.

Vediamo insieme ogni dettaglio.

Sale grosso, ceci e noccioli di ciliegio: il rimedio antico per la cervicale e non solo

Per alleviare i dolori alla cervicale, reumatici o muscolari, la sinusite e la bronchite, i nostri nonni si servivano del sale grosso.

Lo scaldavano a fiamma viva per approfittare il calore che rilascia nel tempo, ritenendolo curativo. Poi lo inserivano in un asciugamano cucito a sacchetto, resistente e spesso e lo adagiavano sull’area dolente.

In effetti il principio è corretto: il sale è igroscopico, ossia in grado di assorbire l’acqua in eccesso. Non a caso, spesso lo sistemiamo in ciotole o bicchieri nei pressi delle finestre per catturare il vapore acqueo presente nelle nostre abitazioni.

I dolori articolari o muscolari sono per lo più dovuti ad un eccesso di liquido che ristagna tra i tessuti e li infiamma. Il sale e il calore possono quindi agire in combinazione per alleggerire le nostre sofferenze (lievi).

Gli ingredienti

Ma c’è di più. Il sale contiene oligoelementi che si attivano anche a livello cutaneo e possono essere assorbiti dalla pelle, grazie alla vasodilatazione effettuata dal calore. Il calcio, ad esempio, fortifica le ossa e le difese immunitarie, il magnesio procura rilassamento a livello muscolare e attenua le contratture, il rame favorisce il micro-circolo. Tutto questo a patto di scegliere un ingrediente non raffinato.

Facciamo chiarezza. Esistono diverse tipologie di sale: quello marino si ottiene dall’evaporazione dell’acqua di mare appunto, e il salgemma, ossia il sale terrestre estratto dai giacimenti, come quello himalaiano. Contengono microparticelle differenti, che variano a seconda del suolo o dell’acqua da cui provengono. Se subiscono un processo di raffinazione, vengono privati dei suoi micronutrienti al 95%.

I nostri nonni godevano di sale grosso integrale, facciamo in modo di procurarcelo anche noi, per poter approfittare dei suoi benefici.

Non sempre, però, avevano a disposizione questo ingrediente, considerato anticamente di valore pari all’oro o quasi. Serviva, infatti, non solo per aggiungere sapore agli alimenti, ma anche per conservarli e spesso era considerato merce di scambio o moneta per pagare le tasse.

In mancanza di sale, quindi, facevano seccare al sole i noccioli di ciliegio ben ripuliti o utilizzavano i ceci secchi per poter curare i malanni in modo naturale, sfruttando il loro potere igroscopico.

Che si tratti di sale, di noccioli di ciliegie o di ceci, per questo rimedio naturale la quantità e il peso degli ingredienti varia a seconda della zona da trattare. In generale ne servono da 1 a 4 pugni.

Muniamoci poi di un vecchio calzino di spugna e prepariamo il nostro impacco benefico.

Il procedimento

Mettiamo la quantità di sale necessaria (o di noccioli di ciliegio o di ceci) in una padella antiaderente e scaldiamola a fiamma dolce, o inseriamola nel supporto apposito del microonde e avviamolo. Quando i granelli iniziano a scoppiettare e notiamo la fuoriuscita di un leggero fumo, togliamo dal fuoco o dall’elettrodomestico e attendiamo qualche secondo.

Ora trasferiamo i granelli all’interno del nostro calzino, chiudiamo con un nastro, un elastico, uno spago e rivoltiamolo per creare un doppio strato.

Adagiamolo ora come fosse un impacco sull’area dolente e lasciamolo in posa per 15/20 minuti. Quando il sale sarà tornato a temperatura ambiente possiamo ripetere l’operazione, riutilizzandolo.

Questo trattamento è privo di controindicazioni, fatto salvo un possibile rossore cutaneo, ma apporta parecchi vantaggi. Il calore assorbe i liquidi in eccesso e li fa evaporare, mentre il sale rilascia per osmosi i suoi minerali.

Possiamo adottare questa pratica in presenza di dolori articolari, cervicali, torcicolli, coliche addominali e geloni, oppure semplicemente per scaldarci in questi mesi freddi.

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