Rucola selvatica: proprietà, usi e antichi infusi

La rucola è uno di quegli alimenti che non manca mai nelle cucine degli italiani. Il suo retrogusto amarognolo è molto apprezzato per la realizzazione di ricette sfiziose, ma si fa apprezzare anche in insalata. Non tutti, però, conoscono le sue numerose proprietà e i benefici per il nostro organismo.

Scopriamoli insieme.

La rucola selvatica: le proprietà

La rucola è un’erba che appartiene alle Brassiaceae (Crucifere), la stessa famiglia che comprende anche broccoli e cavoli. Cresce spontaneamente in tutto il bacino del Mediterraneo e si differenzia in due varietà simili, ma distinte. Quella selvatica dal gusto più deciso, con foglie frastagliate e allungate e fiori gialli, è perenne, mentre quella coltivata, dal sapore più delicato, con foglie larghe e rotonde sulla cima e fiori bianchi, è una pianta annuale che spunta e si raccoglie in primavera.

Entrambe le specie, però, presentano le stesse proprietà.

A fronte di un apporto calorico davvero contenuto (circa 25 calorie per ogni etto), contiene per lo più acqua, proteine, fibre e micronutrienti quali:

  • vitamina A, C, K e del gruppo B
  • folati,
  • minerali come calcio, fosforo, ferro, potassio, magnesio,
  • antiossidanti come betacarotene, zeaxantina e lutenina.

Le sue vitamine regolano i processi intracellulari e proteggono l’organismo dalle possibili mutazioni genetiche.

Agisce come rimineralizzante e gli antiossidanti contenuti contrastano l’azione dei radicali liberi e ci aiutano a mantenere giovane pelle e organi interni.

Nello specifico, il calcio rinforza le ossa, i denti e sostiene l’apparato muscolare, il potassio contribuisce a regolare la pressione arteriosa, mentre il magnesio regola i processi del sistema nervoso, alleviando crampi e contrazioni.

La vitamina A, in collaborazione con luteina e zeaxantina proteggono la vista, e il betacarotene si rivela utile per l’elasticità del derma.

Non sono presenti gli ossalti, al contrario di molte verdure a foglia verde, il che rende il consumo della rucola possibile anche per i soggetti che soffrono di problemi renali (calcolosi).

I benefici

Gli oli essenziali contenuti nella rucola non solo le conferiscono quel retrogusto amarognolo che la contraddistingue, ma anche benefici digestivi non indifferenti. È perfetta, quindi, in presenza di pesantezza allo stomaco. Non solo, le prostaglandine e gli antiossidanti che rilascia nel nostro organismo si comportano da anti-infiammatori utilissimi in presenza di ulcere gastriche.

Inoltre agisce da disintossicante, grazie al contenuto elevato di acqua, fibre e minerali, ed è un prezioso alleato di reni e fegato.

I micronutrienti di cui è fornita, soprattutto calcio e vitamina K, agiscono da rinforzanti per unghie, ossa e denti. L’acido folico la rende ideale in gravidanza per scongiurare malformazioni fetali.

Da non trascurarsi, infine, sono i benefici dovuti alla presenza di potassio e magnesio che agiscono da rilassanti per il sistema nervoso, contrastando lo stress ossidativo e favorendo il sonno.

La rucola in cucina

Prima di vedere nello specifico i possibili usi della rucola nelle nostre ricette, è opportuno saperla scegliere correttamente. Cerchiamo di acquistare sempre prodotti biologici e a chilometro zero, per evitare la contaminazione di sostanze nocive che vanificherebbero i suoi benefici.

Verifichiamo che presenti un colore verde acceso ed evitiamo foglie giallognole.

Consumiamola per di più cruda, dopo averla ben lavata e ben asciugata. Conserviamola in frigorifero in un sacchetto di carta.

Possiamo mangiarla in insalata, sola o con altre verdure di stagione, oppure trasformarla in un pesto sfizioso (qui trovate due link a cui ispirarvi).

Infuso di rucola

Con la rucola, è possibile preparare un liquore profumatissimo e di grande aiuto per l’intestino, il rucolino, appunto. Ma per chi non ama gli alcolici, una valida alternativa, con effetti carmitivi per l’apparato digerente e calmanti su quello nervoso è l’infuso.

Per realizzarlo, servono soltanto:

  • 6 o 7 foglie di rucola fresca
  • 150 ml di acqua.

Portiamo a bollore l’acqua in un tegamino, spegniamo il gas e inseriamo la rucola. Lasciamola decantare per una decina di minuti, poi filtriamo il liquido e sorseggiamolo a fine pasto.

Se il sapore amaro risulta troppo deciso per il nostro palato, possiamo aggiungere in infusione anche un cucchiaio di fiori di camomilla e dolcificare con miele.

Controindicazioni ed effetti collaterali

La rucola non presenta effetti collaterali di rilievo se non nei soggetti allergici, ma questo non deve indurci a consumarne una quantità eccessiva perché potrebbe sovra-stimolare l’apparato digerente.

Chi segue una cura a base di farmaci anticoagulanti dovrebbe evitarla per il significativo contenuto di vitamina K (che possiede un effetto contrario).

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

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