Le prugne secche sono uno snack leggero e nutriente, perfetto in estate, ideale per gli sportivi e per chi vuole mantenersi in forma.
Contengono fibre, vitamine A, C e del gruppo B (soprattutto la B1 e la B2) e sali minerai come potassio, magnesio, fosforo, calcio. Sono, quindi, indicate anche per reintegrare quanto disperso con la sudorazione.
Occhieggiano dagli scaffali dei supermercati e spesso, cadiamo nella tentazione di acquistarle anche per aiutare un intestino un po’ pigro a riprendere il giusto ritmo.
Ora che siamo in estate, però, possiamo approfittare di quelle fresche, magari grazie ad un buon raccolto o al loro costo contenute, per prepararle in casa e farne scorta per tutto l’anno.
Ciò che dobbiamo ricordare per orientarci sulle quantità è calcolare approssimativamente le dosi finali. In generale, il rapporto è di 1 a 5, quindi su 1 chilogrammo di frutta fresca, otterremo circa 200 grammi di prugne secche.
Detto ciò, possiamo passare subito alla procedura. È semplicissima, ma un po’ laboriosa.
Vediamo insieme perché.
Prugne secche: ingredienti e preparazione
Per questa ricetta procuriamoci:
- 1 kg di prugne secche
- q.b. di acqua.
Il procedimento
In una casseruola ben capiente, portiamo a bollore acqua quanto basta. Nel mentre, laviamo bene le prugne. A bollore raggiunto, sbollentiamole per un minuto appena.
Scoliamole e sistemiamole su una gratella ad asciugare, possibilmente sotto i raggi diretti del sole.
Foderiamo poi la leccarda con la carta apposita e lasciamole esposte per parecchi giorni (il tempo è relativo e legato alle temperature esterne, alla meteorologia e alla latitudine).
Se desideriamo velocizzare leggermente i passaggi, possiamo infornarle a 50° per due ore almeno, con lo sportello leggermente aperto per non creare condensa.
Sono pronte quando la buccia risulta raggrinzita.
Sforniamole o riprendiamole. Ora arriva l’operazione più complessa e laboriosa: dovremo denocciolarle, per gustarle con maggior facilità.
Incidiamole singolarmente ed eliminiamo il nocciolo.
A questo punto, rimettiamole nuovamente sulla leccarda e inforniamole per un’altra mezz’ora in modo da asciugarle alla perfezione.
A questo punto, riponiamole in un barattolo sterile (qui la procedura per farlo correttamente).
Conserviamole al fresco, in un luogo asciutto e al riparo da fonti di calore e consumiamole al bisogno.
Si conservano inalterate per parecchi mesi!
Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella