Prezzemolo: gli usi in cucina e come coltivarlo in casa

Prezzemolo: gli usi in cucina e come coltivarlo in casa

Il prezzemolo è una delle erbe aromatiche più presenti nelle ricette, tanto diffusa, quanto trascurata.

Come tutti i grandi amori, finisce per essere un po’ scontato, ma è giunto il momento di rendergli giustizia non solo per la silenziosa, ma significativa differenza che fa quando presente, ma anche per le sue qualità e per la sua versatilità. A forza di parlarne in questi termini entusiastici, finirò per scoprire che il prezzemolo è donna, giacché, esattamente come capita a noi, se non c’è manca, eccome, ma quando c’è, quasi nessuno se ne accorge!

Scherzi a parte (o risate amare a parte!), la storia di questa piantina aromatica ha radici antiche, mi sono documenta per voi, spinta dalla curiosità.

Prezzemolo: gli usi in cucina e come coltivarlo in casa

Il prezzemolo nella storia culinaria e non

Inizio dagli antichi Greci che lo utilizzavano per decorarsi il capo durante i banchetti (non confondiamolo con l’alloro che era un premio per vincitori di gare, combattimenti, guerre). Erano convinti che infondesse allegria e stimolasse l’appetito. Avevano già colto alcune delle sue proprietà, dal momento che lo davano in pasto ai cavalli per infondere loro energia nelle corse.

I Romani, invece, se ne servivano per adornare le tombe dei loro avi. Bisogna aspettare il Medioevo per trovarlo sulle tavole, nelle ricette regionali.

Prima di allora, il suo utilizzo è stato terapeutico: veniva decotto e somministrato alle donne che soffrivano di mestruazioni dolorose (lo dicevo, io, che il prezzemolo, al di là del nome, è femmina!!!), ma non solo. Era considerato un digestivo, un calmante della tosse, delle allergie e dell’asma, un regolatore della pressione sanguigna. Tutte qualità poi comprovate dalla scienza.

Ci vedevano lungo, i nostri antenati!

Oggi, lo utilizziamo per lo più per aromatizzare le pietanze o per decorarle. Vediamo con quali cibi si sposa meglio.

Il prezzemolo in cucina

Suvvia, il prezzemolo sta bene con tutte le ricette salate: dai primi, ai secondi, ai contorni, ai fritti, ogni singolo piatto viene subito impreziosito e ingentilito dalla sua presenza.

Se aggiunto crudo, a fine cottura, tritato o intero, ha un sapore più intenso e aiuta a digerire; ma nei soffritti o nei minestroni è perfetto anche cotto, per aggiungere una nota diversa e sempre gradita.

Famosissima è la salsina verde di cui è l’ingrediente principale. Tante sono le versioni, quante forse le regioni italiane. Ognuna ha un sughetto specifico a base di prezzemolo tritato con la mezzaluna o frullato: con l’uovo intero o solo con il tuorlo sodo, con l’aceto o con il limone, con i capperi o con le acciughe, con l’olio o con il burro, con il formaggio o con il latte, con o senza aglio!

E chi più ne ha, più ne metta. Anzi, se avete una ricetta tradizionale per questa salsa, scrivetemela, sono curiosa!

Di verde non c’è solo il sughetto, ma anche l’olio! Prepariamolo insieme, ne vale davvero la pena.

Questo procedimento è uno degli insegnamenti di mia mamma, che coltivava tutte le erbe officinali e le trasformava in piatti meravigliosi. Frulliamo in parti uguali prezzemolo e olio, senza sale.

Filtriamo il liquido ottenuto e trasferiamolo in un contenitore e chiusura ermetica. Utilizziamolo per un giro di walzer sulle sinfonie delle nostre preparazioni, al posto del prezzemolo fresco tritato; mettiamo sulla tavola per condire l’insalata, regala un tocco di colore inedito e di sapore apprezzatissimo!

Avete mai provato a friggerlo? Per farlo ci serve il prezzemolo riccio che ci assicura ciuffetti croccanti e saporitissimi. Basta preparare la pastella, tuffare un ciffo alla volta e rigirarlo nell’olio bollente. Un pizzico di sale appena scolate e tamponate e queste frittelle sono pronte per essere divorate.

Insomma, il prezzemolo va su tutto davvero! Scopriamo come coltivarlo in vaso in modo da poterli avere sempre a portata di mano.

Come coltivarlo

Questa piantina aromatica è facilissima da coltivare anche per chi non ha propriamente il pollice verde.

Procuriamoci un vaso abbastanza capiente, del terriccio e del fertilizzante. Individuiamo un angolo non troppo soleggiato e piantiamolo a marzo per averlo disponibile in estate, a luglio per l’inverno.

Innaffiamolo ogni giorno, dobbiamo assicurarci di mantenerlo sempre umido e ben irrorato per favorire il suo sviluppo.

Durante i mesi freddi, portiamolo in casa, ma lasciamolo vicino ad una finestra per soddisfare il suo bisogno di luce. Oppure lasciamolo in balcone, giardino, terrazza, purché protetto da un telo di plastica trasparente oppure da un panno in tessuto non tessuto.

Ripagherà le nostre attenzioni regalandoci sempre foglie profumatissime, allegre e utilissime in cucina!

 

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