Portulaca: l’erba spontanea che si mangia e protegge dal malocchio (secondo Plinio)

Portulaca: l’erba spontanea che si mangia e protegge dal malocchio (secondo Plinio)

Non tutti sanno che quella piantina dall’aspetto semplice e dai rametti succulenti, spesso considerata solo un’erbaccia, è in realtà una delle erbe spontanee più antiche e benefiche della tradizione mediterranea: la portulaca.

Nell’Antico Egitto era usata a scopo medicinale, mentre i Romani la apprezzavano sia in cucina che come rimedio per i disturbi più diversi. Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, scriveva che la portulaca era utile persino per scacciare il malocchio.

Da “piccola porta” a delizia per la tavola

Il nome “portulaca” deriva probabilmente dal latino portula, cioè piccola porta, in riferimento al frutto della pianta che, una volta maturo, si apre spontaneamente per liberare i semi.

La portulaca oleracea, quella che si raccoglie nei campi, è una pianta edibile, ricca di proprietà nutritive, e viene utilizzata in moltissime ricette tradizionali in tutta Italia e nel mondo.

I nomi regionali della portulaca in Italia

Questa pianta è conosciuta con nomi diversi a seconda della zona:

  • Erba porcellana (nome generico)
  • Erba grassa in Lombardia
  • Barzellana in Sardegna
  • Porcacchia in Lazio e Marche
  • Precacchia in Abruzzo
  • Chiaccunella, pucchiacchèlla o purchiacchèlla in Campania
  • Purselana in Liguria
  • Andraca o purchiacchia in Calabria
  • Perchiazza o sportellecchia in Toscana

Attenzione: non tutte le portulache sono commestibili

È importante non confondere la portulaca edibile con quella ornamentale:

  • Portulaca oleracea (selvatica): edibile, foglie carnose di colore verde chiaro, fusti ramificati che crescono orizzontalmente.
  • Portulaca ornamentale: non commestibile, presenta fiori dai colori sgargianti e viene coltivata come pianta decorativa.

Solo la portulaca selvatica o oleracea si può raccogliere e mangiare.

Portulaca: l’erba spontanea che si mangia e protegge dal malocchio (secondo Plinio)

Benefici della portulaca

Questa pianta è ricchissima di acidi grassi omega-3, vitamina C, antiossidanti e sali minerali. È anche depurativa, rinfrescante, diuretica e leggermente mucillaginosa, quindi utile per l’intestino e la digestione.

🥗 Ricetta: Insalata di portulaca, menta e cetrioli

Una delle maniere più semplici e fresche per gustare la portulaca è in insalata. Ecco la mia versione estiva, leggera e profumata:

Ingredienti

  • Un mazzetto di portulaca (foglie e gambi teneri)
  • qualche fogliolina di lattuga (opzionale)
  • 1 cetriolo
  • Pomodorini rossi o colorati, a piacere

Per la vinaigrette:

  • 1 cucchiaio di succo di limone fresco
  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • Q.b. di sale

Preparazione

Lava con cura la portulaca, separando solo le parti più tenere e croccanti e affetta sottilmente il cetriolo. Metti tutto in una ciotola con i pomodorini tagliati.

In un piccolo bicchiere prepara la vinaigrette mescolando olio, limone, sale. Versa sull’insalata e mescola bene.

Servi subito per assaporare la freschezza vera dell’estate, fatta di piante dimenticate e riscoperte.

Tempo di preparazione

  • 10 minuti
  • Nessuna cottura
  • Difficoltà: facilissima

Hai mai raccolto la portulaca? Se ti capita di trovarla in giardino o in campagna, non strapparla via: è un tesoro da mettere in tavola.

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

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