Patata dolce: come usarla in cucina, proprietà e ricette

La patata dolce è un ortaggio ricchi di proprietà nutritive e di gusto, impariamo a conoscere le sue virtù e a introdurla nella nostra dieta, se ancora non lo abbiamo fatto.

Siamo abituate a cucinare per lo più verdure nostrane e le patate dolci non rientrano in questo filone; eppure il loro uso in cucina spazia dal dolce al salato e i benefici che apportano all’organismo sono molteplici.

Scopriamoli insieme.

Patata dolce: proprietà

Il Center for Science in the Public Interest, un’associazione no profit americana che si occupa di verificare la sicurezza alimentare, ha eletto le patate dolci quali vegetali più salutari al mondo.

Chiamate anche batate, o patate americane, sono radici tuberose a polpa e buccia di vari colori.

Viola, gialle, arancioni, beige o bianche, ne esistono 400 varietà all’incirca, umide o asciutte, a seconda dell’area del pianeta in cui crescono. Giungono a noi dal Sud America, nello specifico dal Perù, ma sono ormai coltivate in Cina, in Giappone, e in molte altre aree. In Italia, sono Veneto, Lazio e Puglia le regioni produttrici per eccellenza.

Pur essendo considerate sostitutive della patata tradizionale, le loro proprietà nutritive sono differenti, ma non solo, lo è anche il suo aspetto, evidentemente.

La patata dolce si presenta allungata, con la pelle liscia e sottile e una consistenza compatta, ma pastosa al contempo.

Apporta un’ottima dose di fibre; il suo indice glicemico bassissimo inibisce l’assorbimento di carboidrati in eccesso e procura un immediato senso di sazietà. È priva di grassi, ma rilascia:

  • vitamina A, ottima per la vista;
  • vitamina B6 (e del gruppo B), che collabora a potenziare le difese immunitarie;
  • vitamina C, ideale per combattere l’aggressione di radicali liberi;
  • vitamina E, utilissima al sistema cardiocircolatorio;
  • calcio, magnesio, fosforo e potassio, che sostengono ossa, denti e sistema nervoso.

La batata a pasta rossa, inoltre, è un efficace anti-age perché è un’importante fonte di flavonoidi e antiossidanti.

La sua buccia, inoltre, contiene micronutrienti in grado di regolare i livelli ematici di colesterolo e glicemia. Risulta, quindi, un’ottima alternativa alle patate tradizioni per i diabetici.

È quindi completamente edibile, anche le foglie e i germogli possono essere cucinati come se fossero spinaci, e sono un’ottima fonte di proteine.

Come sceglierle e come conservarle

In fase d’acquisto, scegliamo patate dolci piuttosto piccole o di media misura, dalla buccia uniforme e priva di ammaccature o tagli e dalla polpa soda.

Una volta a casa, non riponiamole in frigorifero, ma in una zona asciutta e piuttosto buia, riparata dal sole e dall’umidità. Si conservano inalterate per due settimane almeno.

Prima di utilizzarle, spazzoliamole sotto al getto del rubinetto per liberarle dal terriccio eventualmente presente. Consumiamole senza sbucciarle, perché il loro rivestimento è ricchissimo di sostanze nutritive preziose, con una concentrazione ancora maggiore rispetto alla polpa.

Patata dolce: gli usi in cucina

Deliziosa cruda o cotta, viene per lo più proposta nella sua seconda versione.

Possiamo lessarla senza sbucciarla, a tocchetti o intera, partendo dall’acqua fredda. Calcoliamo una ventina di minuti dall’ebollizione prima di scolarla. Condiamola tale e quale con olio e limone, spolveriamola con gli aromi che preferiamo: curry, curcuma, prezzemolo, timo, paprila, peperoncino… e ovviamente aggiustiamo il sale.

Volendo, possiamo ridurle in purea e utilizzarle per la realizzazione di gnocchi, per gli impasti di focacce, per minestre o ancora come contorno.

È deliziosa anche al forno. Basta infornarle a 200° per una quarantina di minuti, ridotte a fiammiferini o dadini, leggermente unte con olio e profumate con un rametto di rosmarino.

Se volgiamo una cottura iper veloce, allora inseriamole in un recipiente sigillato con una pellicola speciale nel microonde. Impostiamo 600-700 watt di potenza e un timer di 6-7 minuti.

Saltate in padella, con poco olio extravergine d’oliva, sono specialissime e cuociono in una ventina di minuti.

Si abbinano con qualsiasi secondo, di carne o di pesce, hanno un gusto delicato e appagante e possono essere utilizzate anche nella preparazione di dolci, torte e o flan.

Curiosità storica

La batata, come moltissimi altri ortaggio, è sbarcata nel Vecchio Continente con la scoperta dell’America e grazie alle esportazioni di Cristoforo Colombo, ma in Perù veniva coltivata e consumata già 8.000 anni prima di Cristo.

Sono uno degli alimenti cardini della festa americana per il Giorno del Ringraziamento e negli Stati Uniti vengono cucinate per lo più a bastoncino fritte o al forno.

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