Olio al basilico per condire, per curare
Abbiamo tutte una piantina di basilico (qui trovate tutte le sue caratteristiche), in cucina, in balcone o in giardino e quando arriva il momento di cimarlo, il pensiero va subito a come non sprecare le foglie e i fiori.
Prepariamo vasetti di pesto, lo utilizziamo per aromatizzare le ricette, ma ne resta sempre in avanzo.
Sapete cosa preparava mia nonna? Un olio speciale e utilizzava, non solo le foglie, anche le infiorescenze.
Sì, avete capito bene, quei fiorellini bianchi che normalmente ignoriamo, anzi “potiamo” per rendere più vigoroso il nostro basilico, sono molto preziosi. Contengono, infatti, le sementi per le nuove piantine.
Scegliamo la più bella e lasciamola sulla pianta, deve seccare naturalmente. Solo così i semi, ricadendo sul terreno troveranno modo di rispuntare. Infatti, hanno “memoria”! Nel loro DNA sono impresse le informazioni per adattarsi all’ambiente da cui provengono e crescere rigogliose.
Olio al basilico: proprietà e benefici
Ma le sorprese non finiscono qui! Quello che otteneva non era un semplice condimento profumato e aromatico per arricchire i suoi piatti, ma anche un rimedio naturale utilissimo.
Se aggiunto su pizza, bruschette, insalata, pasta, pesce e quant’altro agisce per via interna e permette di riequilibrare la flora batterica, rilassare il sistema nervoso, contrastare gli spasmi muscolari, ricaricare le energie cerebrali, decongestionare le vie aeree da raffreddore e catarro. È quindi prezioso non solo per i suoi aromi, ma anche per i benefici che ne discendono.
Inoltre, la macerazione in olio d’oliva extravergine lo rende adatto anche per uso topico. Mia nonna lo massaggiava sulla pelle arrossata per curare eritemi o sulle punture di insetto per attenuare il prurito.
Avete voglia di prepararlo con me? Mettiamoci al lavoro, faremo in un baleno!
Ingredienti
Per questa ricetta dal duplice uso procuriamoci:
- 250 ml olio extravergine d’oliva,
- 25 gr di fiori di basilico,
- 1 vasetto sterilizzato (qui le informazioni per farlo correttamente)
Dopo 30 giorni:
- 1 canovaccio pulito e carta assorbente
- 1 imbuto
- 1 bottiglia da 500 ml sterile
- 1 colino
- 1 garzina
- 1 pressino salvagusto
Una volta cimato il basilico, sciacquiamo velocemente le cime con i fiori per liberarli da pulviscolo e insettini, poi sistemiamoli su un canovaccio pulito e tamponiamoli con cura.
Dobbiamo scongiurare la presenza di goccioline d’acqua. L’umidità, infatti, creerebbe un ambiente idoneo alla proliferazione di batteri e vanificherebbe i nostri intenti facendo fermentare l’olio.
Poniamo massima attenzione mentre compiamo questa operazione: non sfreghiamo, ma appoggiamo più e più volte la carta assorbente.
Oppure lasciamole semplicemente asciugare all’aria.
Il procedimento
Quando sono ben asciutti, abbiamo 2 possibili strade.
- Se siamo inesperte, meglio far seccare i fiori prima di preparare l’olio. Ripuliamoli dalle foglie, raggruppiamoli in mazzetti e sistemiamoli a testa in giù avvolti da carta non stampata, bucherellata. Ricordiamoci di non esporli alla luce diretta del sole, la temperatura ideale si aggira intorno ai 27 gradi. Possiamo anche utilizzare l’essiccatore, se ne possediamo uno. In questo caso, impostiamo i gradi più bassi. Da evitare, invece il forno, perché il suo calore risulta sempre eccessivo e non scende mai sotto i 35° gradi, neppure con lo sportello semi-aperto.
- Le più esperte, invece, possono utilizzarle fresche e procedere immediatamente alla realizzazione del preparato.
Una volta deciso come agire e ottenuta la quantità necessaria di fiori, mettiamoli nel barattolo e copriamoli con l’olio. Con una forchetta, pressiamo per far fuoriuscire le bolle d’aria.
Se siamo solite preparare oli aromatici, sappiamo perfettamente che dobbiamo ricoprire le erbe in modo che nessuna rischi di affiorare in superficie. Solitamente è sufficiente arrivare 1 centimetro sopra alle foglie e ai fiori. Per sicurezza, però, possiamo utilizzare il pressino salvagusto che ferma meccanicamente gli ingredienti e non permette loro di salire verso l’alto durante il tempo di riposo.
Fatto ciò, avvitiamo il coperchio a chiusura ermetica e sistemiamolo in un luogo fresco, asciutto, buio per proteggerlo da luce e calore.
Di tanto in tanto, agitiamolo per permettere agli oli essenziali presenti di disperdersi in modo omogeneo. Lasciamolo decantare per 30 giorni.
Il filtraggio dell’olio al basilico
Trascorso questo tempo, prepariamo un colino a maglie strette e foderiamolo con una garzina oppure con il mio amatissimo panno di lino. Filtriamo il liquido e strizziamo bene per far scendere anche l’ultima goccia di questo preparato profumatissimo e benefico.
Trasferiamo il tutto in una bottiglia servendoci di un imbuto e conserviamola chiusa in dispensa, sempre al buio.
Utilizziamo il nostro olio come condimento, ma anche come rimedio al bisogno!
N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.
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