Migliaccio di carnevale: il dolce della tradizione napoletana

Carnevale si avvicina e le cucine partenopee sono in fermento per preparare il migliaccio!

Chi lo ha già gustato, sa bene di cosa si tratta e sente l’acquolina salire… Chi ancora non lo conosce, deve assolutamente assaggiarlo. Tutti se ne innamorano al primo morso!

Gli ingredienti sono genuini, semplici da reperire e golosi: latte, semolino, ricotta, uova, burro e zucchero. Profuma di vaniglia e di arancio, ed è magnifico!

La sua consistenza è indescrivibile: pare compatta, ed in effetti lo è al taglio, ma fin dal primo boccone ci accorgeremo che si scioglie in bocca e si trasforma in una crema voluttuosa.

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È il dessert della tradizione napoletana e si consuma il martedì grasso, per chiudere in bellezza i giorni della goliardia e prepararsi al periodo quaresimale. Rappresenta forse l’ultimo strappo alla regola, prima della penitenza, dei quaranta giorni di sacrifici che conducono poi alla Pasqua.

E non è fritto, al contrario di molte squisitezze come le chiacchiere, o le graffe, ma cuoce nel forno.

Facile da realizzare, farà la gioia di tutti in famiglia, grandi e piccini, amici e parenti, ma soprattutto la nostra, perché portarlo in tavola ci assicura una grandissima soddisfazione!

Che ne dite di cucinare insieme? Mettiamoci al lavoro, si comincia!

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Migliaccio: ingredienti e preparazione

Per questa ricetta occorrono:

  • 200 g di semolino
  • 500 ml di latte
  • 450 ml di acqua
  • 1 arancia biologica, solo la scorza
  • 1 limone bio solo la scorza
  • 50 g di burro
  • 370 g di ricotta fresca
  • 250 gr di zucchero
  • 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
  • 4 uova
  • 1 cucchiaino di acqua millefiori
  • q.b. di zucchero a velo per decorare.

Con queste dosi realizzeremo circa 10 fette.

Il procedimento

Versiamo il latte e l’acqua in una casseruola capiente. Preleviamo la scorza di un’arancia rigorosamente biologica, con un pelapatate, evitando di coinvolgere l’albedo, la parte bianca, piuttosto amarognola. Aggiungiamola in pentola e cuociamo il tutto a fiamma allegra.

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Portiamolo a sfiorare il bollore, poi uniamo il burro e facciamolo sciogliere rigirando con la frusta a mano fuori dal fuoco. Rimettiamo sul fornello, abbassiamo il gas, quindi inseriamo il semolino a pioggia e mescoliamo di continuo per non farlo attaccare al fondo.

Aspettiamo che si addensi, poi trasferiamolo in un recipiente e lasciamolo raffreddare completamente.

Nel mentre, preriscaldiamo il forno a 180° se ventilato, a 190° se statico.

Scoliamo la ricotta, setacciamola e teniamola a portata di mano.

Rompiamo le uova in una ciotola, aggiungiamo lo zucchero e il cucchiaino di estratto alla vaniglia. Lavoriamo il tutto con lo sbattitore fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso.

A questo punto, senza spegnere le fruste, aggiungiamo la ricotta e il semolino a cucchiaiate, poco alla volta, in ultimo inseriamo anche l’acqua millefiori, se gradita.

Ora il nostro impasto è pronto.

Imburriamo ed infariniamo una tortiera da 24 centimetri di diametro e versiamo il migliaccio.

Inforniamolo (a 180° ventilato – 190° statico) e cuociamolo per 50/60 minuti. Controlliamolo spesso e quando la superficie risulta leggermente scura, copriamola con la stagnola e proseguiamo la cottura fino al termine. Facciamo la prova stecchino prima di sfornarlo e verifichiamo che sia piuttosto pulito (non sarà del tutto asciutto, perché il migliaccio è un dolce cremoso).

Lasciamolo raffreddare del tutto, sformiamolo e cospargiamolo con lo zucchero a velo.

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