Marmellata di albicocche fatta in casa

Marmellata di albicocche fatta in casa

Prima di realizzarla, ricordiamoci sempre di utilizzare barattoli sterili per conservarla e sottoponiamoli a bollitura anche se sono nuovi! È importantissimo per evitare la proliferazione di muffe, funghi e batteri potenzialmente tossici.

Scegliamo frutta ben matura e priva di macchie, integra e biologica; solo così otterremo un sapore impareggiabile.

Per ogni chilogrammo di albicocche, serviranno appena 300 grammi di zucchero in cui lasciarle macerare per almeno due ore prima della bollitura. La frutta, in questo modo, rilascerà il suo succo e cuocerà in un liquido denso e goloso, sfaldandosi poco a poco.

Marmellata di albicocche: ingredienti e preparazione

Per questa ricetta procuriamoci:

  • 1 kg di albicocche
  • 300 gr di zucchero.

Il procedimento

Sciacquiamo le albicocche e asciughiamole con un canovaccio pulito. Dividiamole a metà e togliamo il nocciolo, poi riduciamole in spicchi e sistemiamole via via in un recipiente capiente. Uniamo lo zucchero e rigiriamo con un mestolo per distribuirlo.

Copriamo il contenitore con il cellophane e facciamo macerare la frutta per un paio di ore in un luogo fresco.

Nel mentre, dedichiamoci alla sterilizzazione dei barattoli, qui le informazioni necessarie per farlo correttamente.

Trascorso questo tempo, riprendiamolo e riversiamolo in una casseruola capiente, portiamo a ebollizione. Seguiamo la cottura: quando la frutta comincia a disfarsi e noteremo una schiumetta bianca in superficie, preleviamola con la schiumarola.

Dopo mezz’ora dalla presa di bollore, facciamo la prova del piattino. Lasciamo scivolare un cucchiaino di composto su una superficie liscia e piana di ceramica, incliniamola e se rimane aderente, senza scivolare, possiamo invasare la nostra marmellata. Facciamolo quando è ancora calda, immediatamente, prelevandola con un mestolo. Lasciamo un centimetro circa dal collo del barattolo e chiudiamo con il coperchio, senza stringere troppo.

Capovolgiamo i vasetti e lasciamoli raffreddare completamente. Questa operazione favorirà la formazione del sottovuoto grazie al calore.

Una volta portati a temperatura ambiente, rigiriamoli e premiamo al centro di ogni tappo per controllare che NON si senta il classico “click clack”, solo così saremo certe di poterli conservare inalterati per 3 mesi circa, in un luogo fresco e asciutto, lontano da luce e calore. Lasciamoli riposare per una quindicina di giorni prima di aprirli, poi riponiamoli in frigorifero e consumiamoli nell’arco di 4 o 5 giorni.

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