Le migliori erbe per i polmoni: benefici, usi e controindicazioni. I consigli della nonna confermati dalla scienza!
I polmoni sono organi preziosi, costantemente esposti all’aria che respiriamo e quindi a polveri, smog e agenti irritanti. Non sorprende che, da secoli, molte tradizioni popolari abbiano individuato nelle erbe medicinali un aiuto naturale per respirare meglio, calmare la tosse e sostenere le difese immunitarie. Oggi la ricerca scientifica conferma alcuni di questi usi, pur sottolineando che le piante non sostituiscono i trattamenti medici, ma possono essere un valido supporto.
Vediamo insieme quali sono le erbe più conosciute per la salute dei polmoni e cosa dice la scienza.
Le migliori erbe per i polmoni: benefici, usi e controindicazioni. I consigli della nonna confermati dalla scienza!
Verbasco
Il verbasco è una delle erbe più citate quando si parla di vie respiratorie. I suoi fiori sono tradizionalmente utilizzati in tisane e sciroppi per alleviare la tosse secca e il mal di gola. L’Agenzia Europea del Farmaco riconosce l’uso tradizionale del verbasco proprio come coadiuvante nei disturbi lievi delle prime vie respiratorie.
Liquirizia
La radice di liquirizia contiene composti in grado di fluidificare il muco e calmare l’irritazione della gola. In molti rimedi fitoterapici per la tosse è infatti un ingrediente comune. Tuttavia bisogna fare attenzione: un uso eccessivo o prolungato può causare aumento della pressione arteriosa e ritenzione di liquidi.
Echinacea
Spesso usata come supporto contro i malanni di stagione, l’echinacea può aiutare a ridurre la durata dei sintomi del raffreddore se assunta ai primi segnali. Le prove scientifiche non sono definitive, ma diversi studi mostrano un potenziale effetto benefico sul sistema immunitario.
Sambuco
Le bacche di sambuco cotte sono utilizzate da sempre per sciroppi e decotti utili nei sintomi simil-influenzali. Alcuni studi hanno evidenziato una riduzione della durata della febbre e della congestione, se assunti nelle prime fasi. Attenzione però: le bacche crude e altre parti della pianta non devono essere consumate perché tossiche.
Menta piperita
Il mentolo contenuto nelle foglie non “sblocca” realmente il naso, ma regala una piacevole sensazione di freschezza e di respiro più libero. Per questo è spesso inserito in caramelle balsamiche, inalazioni o tisane calmanti.
Zenzero
Questa radice, nota per le sue proprietà antinfiammatorie, ha mostrato in studi di laboratorio la capacità di rilassare la muscolatura bronchiale. Non ci sono ancora prove cliniche solide, ma può essere un buon alleato nelle tisane per il benessere delle vie aeree.
Tulsi (basilico santo)
Molto usato nella medicina ayurvedica, il tulsi ha effetti immunomodulanti e antiossidanti. Alcuni piccoli studi ne suggeriscono un possibile beneficio nel ridurre la tosse e migliorare la respirazione, ma servono conferme più ampie.
Altre erbe citate
- Calendula: utile soprattutto per la bocca e la gola irritata, più che per i polmoni in senso stretto.
- Tarassaco: noto come depurativo e diuretico, non ha un ruolo diretto sulla funzione respiratoria.
- Cannella, Cardamomo e Pepe lungo: spezie tradizionali che stimolano la circolazione e il calore corporeo, con possibili effetti di sollievo nei raffreddori, ma senza prove scientifiche specifiche per i polmoni.
Controindicazioni
È fondamentale ricordare che, pur essendo naturali, queste piante non sono prive di rischi:
- La liquirizia può aumentare la pressione e abbassare i livelli di potassio.
- Il sambuco crudo è tossico: va sempre cotto o assunto in prodotti certificati.
- L’echinacea può dare reazioni allergiche, soprattutto a chi è sensibile alla famiglia delle Asteracee.
- Lo zenzero può interferire con farmaci anticoagulanti.
- In gravidanza, allattamento e nei bambini piccoli l’uso di queste piante deve essere valutato con il medico.
Le erbe possono rappresentare un aiuto naturale per chi soffre di disturbi lievi delle vie respiratorie: alcune, come verbasco, liquirizia, sambuco ed echinacea, hanno un supporto scientifico più concreto; altre restano legate soprattutto alla tradizione. L’approccio migliore è considerarle coadiuvanti, da usare con buon senso e sempre in accordo con le indicazioni del proprio medico.
Fonti
- Agenzia Europea del Farmaco (EMA, monografie HMPC su verbasco, echinacea, calendula, tarassaco)
- Cochrane Database of Systematic Reviews (echinacea, sambuco)
- National Center for Complementary and Integrative Health (NCCIH, USA)
- EFSA (European Food Safety Authority)
Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Rimedi Naturali di Mia Nonna