La mia crostata con crema di ricotta: come la pastiera ma senza grano!

La mia crostata con crema di ricotta: come la pastiera ma senza grano!

Sono campana e la pastiera, per me è un’istituzione, ma a Pasqua! Benché in pasticceria, troneggi durante tutto l’anno e sia spesso possibile gustarla come dessert nei ristoranti, nelle case dei veri napoletani, si prepara una volta all’anno soltanto e con tutti i crismi del caso. Tanta pazienza e un lungo lavoro, perché più i tempi di riposo sono lunghi, migliore sarà il suo sapore.

Ma, lo sapete bene, sono golosissima: così ho trovato il giusto compromesso per non andare contro alla mia tradizione familiare, ma gustarla comunque, quando l’acquolina sale!

La crostata con crema di ricotta che sto per presentarvi è il risultato delle mie sperimentazioni! Velocissima da realizzare, senza grano, ma dal sapore del tutto simile all’originale!

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Curiose? Allora inizio a spiegarvi come procedere!

La mia crostata con crema di ricotta: come la pastiera ma senza grano!

Per questa ricetta procuratevi:

  • farina doppio zero, 500 g
  • burro freddo, 220 g
  • zucchero:
    • semolato, 200 g
    • vanigliato, 8 g
  • uova, 2
  • sale, q.b.
  • essenza alla vaniglia, q.b.

per la crema:

  • ricotta, 500 g
  • panna liquida, 200 ml
  • zucchero semolato, 190 g
  • uova, 3
  • arancia bio, solo la scorza
  • vanillina, 8 g
  • semola, 3 cucchiai
  • fiori di arancio, qualche goccia
  • Frutta candita, 50 grammi (opzionale)

Come la pastiera, ma più veloce da preparare: il procedimento.

Ungete uno stampo da 25 centimetri di diametro con il burro, infarinatelo, capovolgetelo sul lavello per rimuovere l’eccesso e tenetelo a portata di mano.

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Preparate la frolla: setacciate farina, sale e zucchero semolato direttamente sulla spianatoia, poi realizzate il buco al centro per formare la classica fontana. Inseritevi il burro a tocchetti, lo zucchero vanigliato e l’essenza, poi con la lama di un coltello, iniziate a lavorare il burro spezzettandolo: dovete incorporarlo senza surriscaldarlo.

Ricreate la fontana e inserite nel foro al centro le uova. Lavorate velocemente tutti gli ingredienti per realizzare il solito panetto, avvolgetelo nel cellophane e sistematelo in frigorifero per 2 ore almeno.

Trascorso questo tempo, riprendetelo e sistematelo sul piano infarinato. Stendetelo con il matterello, dovete arrivare ad uno spessore di 4 millimetri al massimo.

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Adagiate l’impasto sulla tortiera ed eliminate l’eccesso, vi servirà dopo.

Preriscaldate il forno a 220° in modalità statica.

Con i rebbi di una forchetta, bucherellate l’intera superficie, quindi copritela con la carte da forno. Ora, cospargetela con dei ceci o fagioli per una prima cottura cieca, ossia senza ripieno.

Infornate la base per 25 minuti, sfornatela e riportatela a temperatura ambiente.

L’assemblamento

Nel mentre, preparate la crema alla ricotta.

Rompete le uova, separando in due ciotole distinte tuorli e albumi. Versate sui rossi lo zucchero, la vanillina, qualche goccia di fiori di arancio e iniziate a lavorarli con il frullino elettrico. Grattugiate la scorza di un’arancia direttamente sul composto e proseguite ad amalgamare per ottenere una densità ben spumosa.

Incorporate ora la ricotta e la semola, mescolate ancora, poi aggiungete a filo la panna liquida e la frutta candita (opzionale).

Montate i bianchi a neve fermissima e uniteli al precedente impasto con movimenti delicati dal basso verso l’alto per non sgonfiarli.

Trasferite il ripieno sulla base della crostata, poi con l’impasto rimasto realizzate il classico decoro a losanghe.

Abbassate il forno a 170° e cuocete la vostra torta per un’oretta almeno, aprite leggermente lo sportello negli ultimi 10 minuti.

Sfornate e lasciate raffreddare del tutto prima di cospargere con abbondante zucchero a velo.

Ora gustatela, è una meraviglia!