La lisciva: come mia nonna trasformava la cenere in sapone

La lisciva: come mia nonna trasformava la cenere in sapone

Ebbene sì, mia nonna preparava anche il detersivo fai da te in casa, con la cenere, come si faceva una volta.

Anzi, come si fa da sempre. Mi sono documentata, spinta dalla curiosità, e navigando qua e là su internet ho scoperto che addirittura 2.500 anni prima della nascita di Cristo, gli Assiri erano soliti lavare indumenti e stoviglie con questo intruglio. L’usanza non è mai stata persa nei secoli, almeno nel bacino del Mediterraneo e ci sono documenti che attestano il suo utilizzo nel Medioevo, nel Rinascimento, nella Restaurazione fino al 1.900.

Mia nonna, insomma, non faceva altro che seguire istruzioni antiche, tramandate di madre in figlia lungo tutto l’arco della storia e impresse in una sorta di DNA dell’anima.

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La vedevo raccogliere la cenere del camino, setacciarla lentamente per liberarla dalle impurità, dosarla sapientemente con l’acqua e farla bollire per ore e ore, lasciarla riposare per 12 ore ed infine filtrare il liquido, una parte la imbottigliava, mentre l’altra l’amalgamava allo strutto per realizzare del sapone solido per servirsene al bisogno. Con la cenere rimasta nel panno di lino, lavava pentole e padelle incrostate, liberandoli dalla sporcizia più ostinata.

Che dite prepariamo insieme questo detersivo? Possiamo usarlo in lavatrice, in lavastoviglie, per i lavaggi a mano, ma anche travasarlo in uno spruzzino per pulire i sanitari.

Prima di iniziare voglio fare almeno due precisazioni.

La casseruola in cui porteremo a bollore l’acqua con la cenere deve essere tassativamente di acciaio, non in alluminio!

La cenere che va setacciata deve essere rigorosamente di legna. Possiamo approfittare di quella del nostro camino o stufa, se ne possediamo, altrimenti non ci resta che chiederne una manciata a qualche nostro conoscente che ne dispone.

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Io vi darò un dosaggio base, ovviamente nessuno vi vieta di farne un grande quantitativo.

La lisciva: ingredienti e preparazione

Per questa lisciva dobbiamo procurarci:

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  • 1 pentola in acciaio,
  • 1 panno di cotone o di lino,
  • 1 colino,
  • 1 imbuto,
  • 1 bottiglia di vetro,
  • 1 Litro di acqua
  • 200 gr di cenere già setacciata

Procedimento:

Mettiamo i 200 gr di cenere e il litro di acqua nel nostro tegame selezionato con le caratteristiche riportate (ovvero in acciaio) e portiamo a bollore.

Giriamo per bene e portiamo sul fornello, lasciamo bollire a fiamma bassa per circa 2 ore, girando di tanto in tanto e possibilmente a pentola coperta in modo da non disperdere molta acqua.

Lasciamo riposare il composto per 12 ore, trascorso questo tempo vedremo che la cenere si sarà depositata sul fondo.  foderiamo un colino con un panno pulito di lino o di cotone, posizioniamo il tutto su di un imbuto e filtriamo il liquido direttamente nella bottiglia.

Una volta raccolta la cenere nel canovaccio, strizziamolo bene per far fuoriuscire del tutto la nostra lisciva. 

Se dovesse risultare particolarmente opaca, lasciamo riposare altre 12 ore e ripetiamo l’operazione. 

La cenere rimasta nel canovaccio trasferiamola in un barattolo di vetro e usiamola per per disincrostare piani cottura, padelle e pentole.

Il detersivo che otteniamo può avere un colore trasparente, giallognolo o marroncino. Non ha alcuna importanza e nessuna influenza sulle sue proprietà pulenti. Tutto dipende dal tipo di cenere che abbiamo usato.

Ne bastano 1 o 2 bicchieri nel cassettino della lavatrice per sostituire i prodotti chimici tradizioni.

A presto per l’articolo sul sapone solido con lisciva e strutto oppure olio di oliva.

N.B: la bottiglia contenente lisciva non va mai chiusa ermeticamente in quanto potrebbe spaccarsi.

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

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