Il segreto del ragù perfetto: 5 passaggi che fanno davvero la differenza

Il segreto del ragù perfetto: 5 passaggi che fanno davvero la differenza

Chi è cresciuto in una casa dove il profumo del ragù la domenica mattina invadeva tutte le stanze, sa bene che non è una semplice salsa: è un rito, una dichiarazione d’amore, un tempo lento da rispettare.

Fare un ragù perfetto non significa solo cuocere carne e pomodoro: servono gesti precisi, pazienza e attenzione. Ecco i 5 passaggi fondamentali che ho imparato con il tempo – e con la nonna alle spalle che correggeva ogni cucchiaiata!

Il segreto del ragù perfetto: 5 passaggi che fanno davvero la differenza

1. Il soffritto non si salta mai

Può sembrare banale, ma il soffritto è il primo segnale che stiamo facendo sul serio. Cipolla, sedano e carota (nella classica proporzione 1:1:1) vanno tritati finemente e cotti lentamente nell’olio fino a diventare traslucidi e morbidi.
➡️ Mai bruciarli! Un soffritto amaro compromette tutto il sugo.

2. La carne va rosolata benissimo

Una volta pronto il soffritto, aggiungi la carne (macinata di manzo, mista, o con salsiccia), senza fretta. Deve rosolare, non bollire. Solo quando ha cambiato completamente colore e inizia a sfrigolare bene, puoi sfumare con un po’ di vino rosso.
➡️ Questo passaggio intensifica il sapore e sigilla i succhi della carne.

3. La passata di pomodoro dev’essere quella giusta

Usa una passata densa, dolce, preferibilmente fatta in casa o di ottima qualità. Il ragù non deve galleggiare nel pomodoro, ma abbracciarlo. Aggiungi la passata dopo la carne e cuoci a fuoco basso.

Per una versione rustica, si può aggiungere anche un cucchiaio di concentrato di pomodoro.
➡️ Mai esagerare con il pomodoro: il protagonista è la carne!

4. Cottura lenta, lunghissima

Qui sta il cuore del ragù: il tempo. Servono almeno 3 ore di cottura a fiamma bassa, con coperchio leggermente sollevato. Il sugo deve sobbollire appena, borbottare piano come una nonna che racconta.
➡️ Controlla ogni tanto e, se serve, aggiungi un mestolino d’acqua calda o brodo.

5. Riposo finale (sì, proprio come un arrosto)

Una volta spento il fuoco, lascia riposare almeno 30 minuti. Il sapore si stabilizza, la consistenza migliora, e ogni aroma trova il suo posto.
➡️ Il ragù del giorno dopo è ancora più buono: si può preparare in anticipo e conservare in frigo per 2–3 giorni.

Ultimo consiglio?

Non avere fretta. Il ragù è un piatto che educa alla lentezza. È il tempo che lo rende speciale, non solo gli ingredienti.

Tempo di preparazione: 20 minuti
Tempo di cottura: minimo 3 ore + riposo

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

Il segreto del ragù perfettoragùragù perfetto