Il gelso: la pianta dimenticata che fa bene a intestino, glicemia e circolazione

Il gelso: la pianta dimenticata che fa bene a intestino, glicemia e circolazione

Articolo a cura della Dottoressa Maria Di Bianco

Il gelso (gen. Morus) è una pianta appartenente alla famiglia delle Moraceae, da secoli coltivata per i suoi molteplici utilizzi, che spaziano dall’alimentazione alla bachicoltura, fino alla fitoterapia. Diffuso in Europa, Asia e America, rappresenta un elemento fondamentale nella storia agricola e culturale italiana, in particolare nelle regioni del Nord e del Centro.

Il gelso: la pianta dimenticata che fa bene a intestino, glicemia e circolazione

Le principali varietà

Esistono tre specie principali di gelso:

  • Gelso bianco (Morus alba): originario della Cina, è la varietà più utilizzata per l’allevamento del baco da seta. Produce frutti bianchi o rosati, dal sapore delicato.
  • Gelso nero (Morus nigra): originario dell’Asia occidentale, produce frutti scuri, simili a more, ricchi di sapore e zuccheri.
  • Gelso rosso (Morus rubra): tipico del Nord America, è meno comune in Europa.

Queste varietà si distinguono non solo per il colore e il gusto dei frutti, ma anche per le proprietà nutrizionali e fitoterapiche.

Proprietà nutrizionali dei frutti

I frutti del gelso, spesso chiamati impropriamente “more di gelso”, sono ricchi di:

  • Vitamina C: con funzione antiossidante
  • Vitamina K: utile per la salute delle ossa
  • Fibre: facilitano il transito intestinale
  • Polifenoli: in particolare antociani, con azione antinfiammatoria e vasoprotettiva
  • Minerali: potassio, ferro e calcio

Sono poco calorici (circa 40 kcal per 100 g) e rappresentano uno spuntino naturale, indicato anche nelle diete ipocaloriche.

Benefici per la salute

Studi scientifici attribuiscono al gelso diverse proprietà interessanti:

  • Ipoglicemizzante: alcune molecole contenute nelle foglie, come la 1-deossinojirimicina (DNJ), sono in grado di inibire l’assorbimento degli zuccheri, risultando utili in caso di diabete di tipo 2.
  • Antiossidante: i frutti scuri, in particolare, sono ricchi di flavonoidi che contrastano i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare.
  • Antibatterico e antinfiammatorio: sia i frutti che le foglie mostrano attività contro diversi ceppi batterici.
  • Depurativo: favorisce l’eliminazione delle tossine grazie all’azione diuretico-lassativa delle foglie.

Usi tradizionali e attuali

1. In fitoterapia

Le foglie di gelso vengono utilizzate in infusi e tisane per ridurre i livelli di zucchero nel sangue, favorire la digestione e sostenere il sistema immunitario. Sono disponibili anche in forma di estratto secco o tintura madre.

2. In cucina

I frutti freschi vengono consumati tal quali o utilizzati per marmellate, succhi, sciroppi, liquori e dolci artigianali. La loro elevata deperibilità richiede un rapido consumo o conservazione.

3. Nella bachicoltura

Il gelso bianco è essenziale per l’allevamento del baco da seta, poiché le sue foglie rappresentano l’unica fonte di nutrimento per i bruchi del Bombyx mori.

4. In ambito ornamentale e rurale

Il gelso è una pianta longeva, resistente alla siccità e molto decorativa. Viene spesso impiegato per alberature rurali, siepi frangivento o come esemplare isolato in giardini e orti familiari.

Controindicazioni

L’uso delle foglie di gelso, in particolare in forma di integratori, può interferire con terapie ipoglicemizzanti. È consigliabile consultare il proprio medico in caso di diabete o assunzione di farmaci per il controllo della glicemia. Il consumo eccessivo di frutti acerbi può causare disturbi gastrointestinali.

Conclusione

Il gelso è una pianta generosa, simbolo di resilienza e risorsa preziosa per l’uomo sin dall’antichità. Dal punto di vista nutrizionale e terapeutico, offre molteplici benefici, soprattutto se si sfruttano in modo corretto foglie e frutti. Riscoprire questa pianta significa anche recuperare una parte importante della nostra tradizione contadina e promuovere un approccio più sostenibile all’alimentazione e alla salute.

Controindicazioni del gelso

Sebbene il gelso sia generalmente ben tollerato, è importante considerare alcune precauzioni d’uso, soprattutto in ambito fitoterapico:

  • Ipoglicemia: le foglie di Morus alba, grazie al contenuto di DNJ (1-deossinojirimicina), possono ridurre l’assorbimento degli zuccheri. Questo effetto, se combinato con farmaci antidiabetici orali o insulina, può potenziare il rischio di ipoglicemia. Si consiglia di assumere preparati a base di gelso sotto controllo medico, soprattutto in presenza di diabete.
  • Interazioni farmacologiche: non sono escluse interazioni con altri farmaci, in particolare con quelli per la pressione arteriosa e per la coagulazione sanguigna. I pazienti in terapia cronica dovrebbero consultare il proprio medico prima dell’uso regolare.
  • Frutti acerbi: il consumo di more di gelso non completamente mature può provocare crampi addominali, diarrea o nausea, soprattutto nei soggetti sensibili.
  • Allergie: sebbene rare, sono documentate reazioni allergiche in soggetti sensibili al polline o ad altri componenti della pianta.
  • Gravidanza e allattamento: mancano studi clinici sufficienti sull’uso di preparati a base di gelso in gravidanza e allattamento. Per precauzione, si consiglia di evitarne l’assunzione non supervisionata in queste fasi.

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