Gusci d’uovo: come vanno usati nell’orto. Mio nonno mi ha insegnato a farlo così

Gusci d’uovo: come vanno usati nell’orto. Mio nonno mi ha insegnato a farlo così

Da bambina notavo con curiosità come raccogliesse con cura i gusci delle uova dopo colazione. Non li buttava mai. Li metteva da parte, puliti e asciutti, in un barattolo di vetro. Quando gli chiedevo perché lo facesse, mi diceva:
“Non si spreca niente. I gusci sono oro per la terra, ma prima vanno trattati come si deve.”

Gusci d’uovo: come vanno usati nell’orto. Mio nonno mi ha insegnato a farlo così

Perché usare i gusci d’uovo nell’orto?

I gusci d’uovo sono un’ottima fonte di calcio, un nutriente fondamentale per la crescita sana delle piante, soprattutto per quelle che temono il marciume apicale, come i pomodori, i peperoni e le melanzane. Ma non solo: i gusci aiutano anche a correggere l’acidità del terreno, allontanano alcune lumache e possono diventare una barriera fisica contro insetti e parassiti.

Il metodo di mio nonno: gusci nell’aceto

Il segreto che mio nonno mi ha trasmesso è questo:
non usava mai i gusci direttamente nel terreno, ma prima li lasciava macerare nell’aceto.

Ecco il procedimento esatto, come lo faceva lui:

Ingredienti:

  • Gusci d’uovo ben lavati (anche solo quelli della settimana)
  • Aceto bianco (meglio se di vino)
  • Un barattolo di vetro con tappo

Procedimento:

  1. Una volta raccolti i gusci, li lasciava asciugare bene al sole.
  2. Poi li sminuzzava grossolanamente con le mani o li pestava con un batticarne.
  3. Li metteva in un barattolo e li ricopriva con aceto bianco fino a coprirli completamente.
  4. Chiudeva il barattolo e lo lasciava macerare per circa una settimana, mescolando ogni tanto.
  5. Alla fine si formava una specie di liquido effervescente (dovuto alla reazione tra calcio e acido acetico), che filtrava con un colino.
  6. Questo “infuso di calcio” lo diluiva con acqua (1 parte di liquido per 4 parti d’acqua) e lo usava per innaffiare le piante ogni 15 giorni, soprattutto quelle da frutto.

A cosa serve il macerato di gusci nell’aceto?

  • Rende il calcio più biodisponibile per le piante, molto più che il semplice guscio interrato.
  • Agisce come correttore del pH del suolo (nei terreni troppo acidi).
  • Favorisce la fioritura e la fruttificazione.
  • Rafforza le radici e previene carenze nutritive.

Altri usi dei gusci d’uovo nell’orto:

  • Frantumati e sparsi attorno alle piante: allontanano lumache e larve.
  • Aggiunti al compost: arricchiscono il mix con calcio e minerali.
  • Mescolati con il fondo di caffè: ottimo fertilizzante per rose, gerani e ortensie.

Oggi continuo a usare i gusci d’uovo proprio come mi ha insegnato mio nonno. È un gesto semplice, sostenibile e carico di significato. In un’epoca in cui si parla tanto di economia circolare, noi in fondo l’abbiamo sempre fatta, con le mani nella terra e il cuore nei ricordi.

✅ Il principio scientifico: perché si usano gusci + aceto?

I gusci d’uovo sono composti principalmente da carbonato di calcio (CaCO₃). Quando li immergiamo nell’aceto (acido acetico), avviene una reazione chimica:

CaCO₃ + CH₃COOH → acetato di calcio + anidride carbonica (effervescenza visibile)

👉 Il calcio in forma di acetato è più facilmente assimilabile dalle piante rispetto al guscio intero frantumato, che si decompone lentamente nel suolo.

Quindi, , il principio è valido: il rimedio trasforma un materiale grezzo in una fonte liquida di calcio biodisponibile.

⚠️ Ma l’aceto non rischia di bruciare le piante?

, se non si diluisce bene, può alterare il pH del terreno e causare fitotossicità.

L’aceto ha un pH intorno a 2-3 (molto acido). Usato puro o in concentrazioni troppo alte, può:

  • danneggiare le radici
  • alterare la microflora del suolo
  • rendere inutilizzabile l’area trattata per giorni

✅ Come usare il rimedio in modo sicuro

Per non causare nessun danno, bisogna:

1. Usare solo aceto di vino o di mele, mai aceto industriale ad alta concentrazione.

2. Lasciare i gusci in ammollo per almeno 5-7 giorni: la reazione trasforma completamente il carbonato in acetato.

3. Filtrare bene il liquido, eliminando residui solidi.

4. Diluire il macerato prima dell’uso:

👉 1 parte di macerato + 4 o 5 parti di acqua
Questa diluizione riduce il pH e rende sicuro il trattamento.

5. Usare solo su terreno già umido, mai su terreno secco.

6. Non esagerare: massimo una volta ogni 15-20 giorni, su piante che hanno bisogno di calcio.

✅ Piante che ne traggono beneficio

  • Pomodori, melanzane, peperoni (contro il marciume apicale)
  • Cavoli, broccoli e piante brassicacee
  • Piante acidofile che necessitano calcio ma tollerano pH neutro (con cautela!)

❌ Quando evitarlo

  • Terreni già basici o calcarei
  • Terreni con pH neutro che non mostrano segni di carenza
  • Piante acidofile sensibili (mirtilli, azalee, ortensie blu): rischio di bloccare il ferro
  • Uso eccessivo o troppo frequente

✅ Conclusione

Il rimedio è valido e funziona, ma va usato correttamente:

  • Mai puro.
  • Sempre diluito.
  • Solo su piante che ne traggono beneficio.
  • Non sostituisce una concimazione equilibrata, ma può essere un buon rinforzo naturale.

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