Foglie di limone in cucina: quando e come utilizzarle

Foglie di limone in cucina: quando e come utilizzarle

Avete una bella pianta di limone o li avete acquistati (Bio) con tanto di foglie? Non sprecatele, tornano utilissime in cucina!

Non sono semplicemente un termometro della salute della pianta e dei frutti, sono esteticamente bellissime con il loro colore verde scuro e quella forma ellittica che riempie i rami e si alternano con i frutti. Possiamo usarle per decorare i piatti, profumandoli e rendendoli ancora più scenografici.

Solo non consumiamole crude, tali e quali, non tanto perché vi sia una qualche controindicazione quanto perché non hanno proprio nessun sapore anche se sono profumatissime.

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Se amate come me il giardinaggio, potete essiccarle e utilizzarle per la pacciamatura. Sistematele ai piedi del tronco: proteggerete alberi ed arbusti dal freddo e dall’umidità in inverno, dalla proliferazione delle erbacce in estate. O ancora, provate ad introdurle nel compost, contrasteranno l’insorgere di cattivi odori.

Mia mamma mi ha insegnato che del limone non si butta via niente una volta spremuto: foglie, scorza e polpa possono, infatti, entrare a far parte di gustosissime ricette.

Ora vi racconto tutto ciò che potete fare!

Foglie di limone in cucina: quando e come utilizzarle

Come utilizzare le foglie di limone fresche

Iniziamo dalle foglie di limone fresche e dai molteplici possibili utilizzi in cucina.

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Partiamo dal presupposto che il loro impiego è del tutto simile a quello dell’alloro: profumano e insaporiscono ogni piatto. Proviamo allora ad aggiungerle ad una vellutata, ad una minestra di verdure, ad un brodo, renderanno tutto ancora più gustoso e aromatico.

Oppure, avvolgiamo qualsiasi tipo e taglio di carne con una foglia fresca di limone, fissiamo con uno stuzzicadenti e saltiamo in padella o inforniamo il nostro secondo. Prima di servirlo, eliminiamo la foglia e godiamoci il risultato.

Trote, acciughe, gamberi, frutti di mare saranno impreziositi dalla presenza delle foglie di limone. Se il pesce è troppo grande, fermiamole con uno spago alimentare per farle aderire e cuociamolo come faremmo per un cartoccio.

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Ma la vera chicca sta in un segreto di famiglia. Mia nonna prima, mia mamma dopo, le utilizzavano per insaporire formaggi come mozzarella o scamorza. Basta avvilupparli nelle foglie di limone e liberarli poco prima di assaggiarli, per infondere loro un profumo invitante di limone.

Ho sentito dire, poi, che in Spagna preparano anche un dolce: le paparajotes.

Pare che tuffino le foglie di limone in una pastella e le friggano. Curioso, vero?! Proverò e vi saprò dire!

E ovviamente, si può preparare un limoncello alternativo, lasciandole macerare nell’alcool per qualche settimana. Non ci resterà poi altro da fare se non filtrarle e unirle ad uno sciroppo di acqua e zucchero per realizzare un liquore digestivo e aromatico.

Come essiccarle

Per aver sempre a disposizione le foglie di limone, possiamo anche essiccarle.

Nella mia famiglia era una prassi: d’estate, quando il sole era alto nel cielo, mia nonna ed io preparavamo una grande vassoio, adagiavamo un panno pulito e distribuivamo le foglie di limone, ben distanziate. Le lasciavamo sulla tavola in balcone per qualche giorno. Poi le sistemavamo in un vaso di vetro a chiusura ermetica, spezzettandole man mano mentre le introducevamo.

Oggi, siamo più moderne e non dobbiamo aspettare la bella stagione. Basta metterle nel forno per 4/5 ore a 30/40 gradi. Ricordiamoci di girarle a metà cottura e sforniamole appena risultano croccanti!

Sminuzziamole per bene e trasferiamole in una recipiente con tappo ermetico rigorosamente di verto, mai in cartone o in plastica, ammuffirebbero velocemente.

Ora possiamo utilizzarle per realizzare un infuso profumatissimo, per aggiungerle ad una tisana già pronta e arricchirla, o come le useremmo fresche, per insaporire zuppe, verdure, pesci e carni.

Fin qui vi ho spiegato come utilizzare le foglie del limone, ma vi ho anticipato che di questo frutto non si butta via nulla, neppure la polpa che resta nello spremiagrumi una volta che abbiamo estratto il succo.

Ora vi dico cosa potete farne!

Come usare la polpa di spremitura

Non buttate la polpa di scarto che si sedimenta tra le griglie dello spremiagrumi! Aggiungetela all’acqua per lavare ortaggi e insalate: il suo potere acidificante renderà più efficace il risciacquo e l’eliminazione di virus e batteri.

In cucina, possiamo unirla alla macedonia, in sostituzione del succo di limone, oppure utilizzarla per preparare un ghiacciolo.

E con la buccia?

Come usare la buccia di limone

La buccia di limone è una delle protagoniste più citate nelle ricette di torte e biscotti. Quante volte leggiamo nel procedimento: “grattugiate la scorza di un limone”? Certo, è tanto profumata e aromatica da fare da sola la differenza. Ma possiamo utilizzarla anche in altri modi!

Ad esempio, visto che a me piace davvero tanto, la taglio a listarelle, poi la faccio essiccare e la trito finemente nel mixer da cucina. Quando ottengo una polvere sottile, di un giallo intenso, la verso in un barattolo di vetro con chiusura ermetica. La uso poi per insaporire qualsiasi tipo di pietanza per assicurarmi un gusto sensazionale.

Ma c’è chi preferisce preparare i canditi, oppure ancora i limoni sotto sale.

Insomma, ciò che conta e non sprecare le virtù e le sostanze nutritive racchiuse in questo agrume, dalle foglie fino alla polpa di scarto. Siamo di fronte ad un dono preziosissimo di Madre Natura, perfetto per mantenere in salute il cuore. Conserviamolo in ogni sua parte e se avete anche voi qualche consiglio in più non esitate a scrivermi!

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