Finocchietto selvatico: proprietà, benefici, usi e infusi

Profumatissimo e dal gusto inconfondibile, il finocchietto selvatico è un’erba aromatica di primavera. Preziosissima in cucina per arricchire le nostre ricette, è anche dispensatrice di proprietà benefiche utili al nostro benessere.

Scopriamole insieme!

Le proprietà del finocchietto selvatico

Il finocchietto selvatico è ricco di acqua, flavonoidi e oli essenziali dal profumo inconfondibile.

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Ma contiene anche sali minerali come sodio, potassio, fosforo, magnesio, zinco, ferro e calcio.

Non solo. Rilascia vitamina A e C, e alcune del gruppo B come la B1, la B2, la B3.

Ha virtù carminative, ossia è in grado di assorbire i gas presenti a livello intestinale; aiuta quindi l’apparato digerente e contrasta il gonfiore addominale. Inoltre è un drenante naturale e aiuta ad eliminare i ristagni di liquidi e ostacola la formazione di calcoli renali. È da sempre noto per il suo potere galattogeno, favorisce cioè la montata del latte nelle neo mamme.

Gli antiossidanti, infine, lo rendono capace di prevenire l’invecchiamento precoce.

Controindicazioni

Il finocchietto selvatico non presenta controindicazioni particolari, ma come sempre per le erbe aromatiche, il consiglio è quello di non eccedere con le dosi.

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La botanica

Il finocchietto, in gergo tecnico Foeniculum vulgare Mill, appartiene alle Umbelliferae (o Apiaceae), come la carota, ad esempio, a cui si accomuna per il suo aspetto ad ombrello.

Cresce spontaneamente nel bacino del Mediterraneo al di sotto dei 1.000 metri.

Presenta radici a fittone e un fusto ramificato che può raggiungere addirittura i 2 metri di altezza. Eretto e ramificato, ha un basamento carnoso, bianco che spunta dal suolo e si stratifica verso l’alto.

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Le foglie sono filamenti verdi edibili. Si raccolgono da aprile ad ottobre.

I fiori sono ombrellini gialli, piccoli e i frutti, spesso confusi con i semi, sono piccoli ovali grigi che maturano in autunno.

Sebbene sia una pianta selvatica, si presta anche alla coltivazione in orto. Predilige climi temperati e attecchisce su qualsiasi terreno, purché ben drenato e molto irrigato.

I semi vanno distanziati di 20 centimetri tra loro, non è adatto quindi alla coltura in vaso.

Il Finocchietto in erboristeria

Il finocchietto è molto sfruttato da sempre in campo fitoterapico per la preparazione di infusi e oli essenziali.

Per quanto concerne le tisane, vengono utilizzati:

  • i suoi semi (1 cucchiaio ogni 250 ml di acqua calda lasciato in infusione per 10 minuti),
  • le sue foglie fresche (ben lavate devo decantare in acqua bollente per 20 minuti),
  • le coste bianche sminuzzate (20 minuti in acqua bollente). Filtriamo sempre il liquido prima di assumerlo e dolcifichiamo a piacere.

L’olio essenziale si ottiene per distillazione in corrente a vapore ed è utilizzato:

  • per suffumigi in caso di raffreddori,
  • per l’aromaterapia, per il suo potere rilassante,
  • per i massaggi, diluito in olio di mandorle e applicato in loco per prevenire la ritenzione idrica,
  • per via interna, sciolto in acqua per favorire una buona digestione o come espettorante.

Inoltre, è presente in molti prodotti di bellezza: shampoo fortificanti, creme illuminanti, scrub esfolianti.

Usi in cucina

Il finocchietto selvatico è interamente commestibile. Ha un sapore simile, ma molto più aromatico del tradizionale finocchio dolce.

Il fusto è delizioso gratinato oppure sbollentato, come contorno. I semi profumano e arricchiscono impasti da forno come pane, taralli, focacce e sono deliziosi sul pesce o sulle carni grasse.

Con le foglie, possiamo preparare vellutate, zuppe o salse, nonché la pasta con le sarde o il risotto.

I fiori sono perfetti per condire la carne di maiale e i funghi e spesso rientrano negli ingredienti per la salamoia.

Inoltre, dopo essere stato sbollentato, si trasforma nell’ingrediente principale di un pesto originale e invitante.

Ottimo, infine, è il liquore digestivo che si può ottenere dalla sua macerazione.

Raccogliamo sempre con attenzione i doni della natura e facciamone buon uso!

Per tutte le informazioni su come essiccare le erbe basterà cliccare QUI

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

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