Fave dei morti: la ricetta originale del libro dell’Artusi

Fave dei morti: la ricetta originale del libro dell’Artusi

Le Fave dei morti, conosciute anche come Biscotti dei morti, sono dei dolcetti antichi e profumatissimi a base di mandorle, tipici della tradizione marchigiana e diffusi in molte regioni italiane. Si preparano nei giorni di Ognissanti e Commemorazione dei defunti, quando la memoria dei cari scomparsi si unisce ai profumi di casa e di forno acceso.

La loro origine affonda nelle credenze dell’antica Roma, quando le fave secche venivano offerte ai funerali perché considerate simbolo dell’anima dei defunti. Da questa usanza deriva il nome di questi biscotti rustici, che ricordano la forma di una piccola fava, con la superficie crepata e la consistenza friabile fuori e morbida dentro.

Quella che segue è la ricetta originale delle Fave dei morti tratta dal celebre libro di Pellegrino Artusi, considerato uno dei testi fondamentali della cucina italiana. È una preparazione semplice, genuina e sempre attuale: bastano pochi ingredienti e un impasto veloce per portare in tavola un pezzo autentico della nostra storia gastronomica.

Fave dei morti: la ricetta originale del libro dell’Artusi

Ingredienti (per circa 40 biscotti)

  • 200 g di mandorle intere (da tostare e tritare finemente, oppure farina di mandorle)
  • 100 g di farina 00
  • 100 g di zucchero
  • 1 uovo intero
  • 30 g di burro fuso (oppure pari quantità di olio di semi)
  • Scorza grattugiata di un limone non trattato
  • 1 pizzico di cannella
  • Qualche cucchiaio di rum o acqua, se necessario per ammorbidire l’impasto

Preparazione

Tosto leggermente le mandorle in forno o in padella, poi le trito finemente con il mixer, facendo attenzione a non ridurle in pasta: devono restare asciutte. Le unisco in una ciotola insieme alla farina e allo zucchero, poi formo una conca al centro e aggiungo l’uovo, il burro fuso, la scorza di limone e la cannella.

Impasto con le mani fino a ottenere un composto omogeneo, morbido e un po’ unto. Se dovesse risultare troppo asciutto, aggiungo un cucchiaio di rum o di acqua.

Prelevo piccole porzioni da circa 15 g ciascuna, le arrotolo tra i palmi e le schiaccio leggermente, in modo da dare la forma ovale delle tradizionali favette. Le dispongo su una teglia rivestita di carta da forno, ben distanziate tra loro.

Inforno a 180°C in modalità statica per circa 15–16 minuti, finché i biscotti risultano leggermente dorati. Lascio raffreddare completamente prima di toglierli dalla teglia: in questo modo manterranno la loro fragranza.

Tempi
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 15 minuti
Tempo totale: 25 minuti

Fave alla romana o dei morti — Ricette dell’Artusi

Artusi indica tre varianti:

Prima ricetta (“di famiglia”)

  • Farina: 200 g
  • Zucchero: 100 g
  • Mandorle dolci: 100 g
  • Burro: 30 g
  • Uova: 1
  • Odore di scorza di limone, oppure cannella, oppure acqua di fiori d’arancio

Seconda ricetta (“di famiglia”)

  • Mandorle dolci: 200 g
  • Farina: 100 g
  • Zucchero: 100 g
  • Burro: 30 g
  • Uova: 1
  • Odore (scorza di limone, cannella o acqua di fiori d’arancio)

Questa è quella spesso utilizzata come “versione base” nei repertori moderni delle Fave dei morti. Romagna a Tavola+1

Terza ricetta (“più fine”)

  • Mandorle dolci: 200 g
  • Zucchero a velo: 200 g
  • Chiare d’uovo: 2
  • Odore di scorza di limone o altri aromi

Note e indicazioni di Artusi (nelle sue versioni “di famiglia / comune”)

  • Le varianti differiscono per la proporzione di farina e mandorle e per l’uso dell’uovo intero (nelle versioni “di famiglia”) o solo delle chiare (nella variante “più fine”)
  • L’aroma può essere dato da scorza di limone, cannella, acqua di fiori d’arancio, ecc.
  • Artusi non indica dettagli come il tempo di cottura preciso nelle sue ricette-catalogo, ma nelle edizioni moderne basate sul testo si usano circa 15–20 minuti a 180 °C, fino a leggera doratura.

fave dei morti