Essiccare le erbe aromatiche: una piccola guida

Mia nonna sapeva anche essiccare le erbe aromatiche per conservarle a lungo e utilizzarle anche fuori dalla stagione balsamica.

Raccoglieva radici, fiori, foglie, frutti. Sapeva scegliere sempre il momento migliore dell’anno e conosceva nel dettaglio gli scopi terapeutici, non perché avesse studiato botanica o si fosse in qualche modo documentata, ma per una saggezza antica e popolare, impressa nel DNA della sua anima e tramandata nei secoli.

Una volta raccolte le parti utili delle piante officinali, procedeva quasi immediatamente a preparare gli oleoliti freschi quando possibile, con una parte del raccolto; faceva seccare il resto subito perché non marcissero e andassero vanificate le loro proprietà.

Le scuoteva per liberarle da insettini, terriccio e polvere.

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Non le lavava mai! E non facciamolo assolutamente neppure noi! Sminuzziamole subito finemente e mettiamoci all’opera come faceva lei!

In questo modo, prolungava all’infinito o quasi la possibilità di utilizzarle per decotti, unguenti o in cucina, per aromatizzare le sue ricette.

Io la osservavo e imparavo dai suoi sapienti gesti e dalle sue parole. Oggi voglio condividere con voi ciò che ho appreso da bambina. L’erboristica è un’arte preziosa che può aiutarci nella vita di tutti i giorni a risolvere piccole problematiche della salute. Approfittiamone e godiamo dei doni che Madre Natura generosamente elargisce. E poi è così bello aprire la dispensa e trovare i barattolini colorati, svitare il tappo e inebriarci con il loro profumo intenso.

Non perdiamo altro tempo e iniziamo!

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Essiccare le erbe aromatiche: la tecnica naturale

Non tutte le erbe aromatiche possono essere essiccate allo stesso modo.

Quando si tratta si fiori, semi e foglie, ricordiamoci di non lavarle mai. Possiamo scuoterle delicatamente per eliminare polvere e insetti eventualmente presenti sulle superfici, poi le sminuzziamo finemente e le sistemiamo su un canovaccio o sulla carta non stampata, come i sacchetti per il pane, ben distanziate tra loro. In questo modo, l’umidità residua evaporerà velocemente.

Quelle come il timo, il basilico, il rosmarino, che si presentano con steli o rami e foglie o aghi, possono essere raggruppate in mazzetti da fermare con uno spago da cucina. Proteggiamoli anche avvolgendoli nella carta non stampata e bucherelliamola. ,

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Non stringiamo eccessivamente per non rovinarle, poi esponiamole all’aria, in un luogo secco e ben areato, appendendole a testa in giù. Assicuriamoci che non siano direttamente colpite dalla luce del sole e lasciamo che la natura faccia il suo corso.

Il tempo necessario non è universale: alcune sono pronte dopo qualche giorno, altre dopo una settimana, per qualcuna sono necessari una ventina di giorni. Molto dipende dalle condizioni climatiche, dalla temperatura esterna e dalla tipologia della pianta. Osserviamole, sarà facile capire quando sono pronte.

Quando vogliamo essiccare foglie, radici o fiori ma non abbiamo la possibilità di riunirli in mazzetti, possiamo spargerli su un telo o un panno pulito oppure adagiarli ben distanziati in una cesta di vimini e lasciarli all’aperto in una zona secca e asciutta, se è possibile ripariamoli con un velo. Ricordiamoci di controllare l’andamento quotidianamente e rigiriamoli spesso per garantirci un risultato uniforme. Anche in questo caso, il tempo varia a seconda di molteplici fattori, ma soprattutto dal clima e dalla parte da essiccare. Abbiamo ancora un altro metodo di essiccamento ed è quello di usare una vecchia federa in cotone o lino, inseriamo l’elemento da seccare al suo interno e stendiamola in una zona riparata dal sole e ben ventilata.

Fiori e foglie dovrebbero essiccare naturalmente a 27 gradi per un risultato ottimale.

Ricordiamoci di ritirarli sempre la sera per proteggerli dall’umidità.

Saranno pronte nel giro di pochi giorni, le radici, ad esempio impiegheranno anche un mese.

Essiccare le erbe aromatiche in modo artificiale

A questo proposito, ricordiamoci che le parti più ricche di linfa, come le radici e la corteccia sono più difficili da trattare e necessiterebbero di un essiccamento artificiale. Possiamo servirci del forno, se non disponiamo di un essiccatore. La temperatura da impostare non deve superare i 35°. Per quanto riguarda le radici, il vischio e l’epilobio, vanno ripuliti scrupolosamente della terra e sciacquati con cura sotto al getto del rubinetto, solo successivamente possiamo tagliuzzarli.

Infine, possiamo anche contare sul forno. Questa tecnica è la più dispendiosa perché impatta sul budget delle spese familiari, ma è sicuramente la più rapida. Impostiamo una temperatura sui 40 – 50 gradi, lasciamo lo sportello leggermente aperto per favorire una veloce fuoriuscita dell’umidità e per consentire l’abbassamento della temperatura intorno ai 35 gradi. Basterà infilare il manico di un cucchiaio di legno per impedirne la chiusura. Rivestiamo la placca con la carta apposita e spargiamo fiori, foglie e radici in modo che siano ben distanziate. Quando iniziamo a cambiare colore, seguiamo il processo ad intervalli regolari. Impiegheremo dalle 3 alle 8 ore circa a seconda della tipologia della pianta. Ma è preferibile utilizzare il metodo naturale o l’essiccatore per quanto riguarda le erbe officinali onde evitare di disperdere parte della proprietà della pianta per eccesso di calore. 

Un’ultima piccola precisazione, in commercio esistono essiccatori senza gradi di cottura ma con due modalità di essiccazione, per quanto tutto quello che riguarda il settore erboristico il pulsante da attivare è quello che ci permette di ottenere la temperatura più bassa.

Ovviamente, procediamo sempre con un’unica specie per volta per non mischiare aromi e profumi.

La conservazione

Una volta seccate completamente erbe, radici, e quant’altro, possiamo allora conservarle a lungo in contenitori di vetro sterili (qui trovate tutte le informazioni utili per farlo correttamente), ermetici e scuri o in buste di carta autosigillanti, e vanno riposti al buio.

Banditi, invece, sono i recipienti di metallo o plastica perché creano un ambiente idoneo alla proliferazione di muffe e batteri. Facciamo scorta solo per l’inverno! Sul lungo periodo, le piante officinali disperdono i loro benefici e i loro principi medicamentosi, ma ogni anno Madre Natura ci offre sempre la possibilità di nuovi raccolti, inserendoci nel suo circolo virtuoso perfetto. E ora che sapete esattamente come essiccare le erbe aromatiche, non avete più scuse!

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Pane e Mortadella

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