Erbe e antichi infusi: come usarle, proprietà e benefici

Le tisane alle erbe e gli infusi sono una sorta di rito antico, arrivato ai giorni nostri per alleviare malesseri passeggeri.

Lo sapevano bene le nostre nonne, che sfruttavano ogni proprietà curativa delle piante con la saggezza che le contraddistingue. Ma ricordiamoci sempre che siamo davanti a ingredienti in grado semplicemente di sollevarci dai malanni, la cura resta appannaggio della scienza, per cui, quando siamo malate, non possiamo che ricorrere alle medicine vere e proprie, affiancandole magari alle cure naturali per cercare un potenziamento dei benefici e un po’ di ristoro.

Perché, ammettiamolo, i decotti sono anche buonissimi e ritempranti, non apportano solo benefici, ci rigenerano e ci coccolano.

Nel mio orto, ho riservato uno spazio a queste piantine per averle sempre a disposizione. Coltivarle è davvero facile, non serve avere il pollice verde. Basta solo un po’ di attenzione! Le ho sistemate in un luogo piuttosto fresco, luminoso, ma non direttamente sotto ai raggi del sole che rischia di bruciali, soprattutto d’estate. Le mantengo sempre umide, senza esagerare e loro mi ripagano con i loro ricchi doni. Sono resistenti, perché si tratta per lo più di piante spontanee, “abituate ad arrangiarsi” – per così dire – naturalmente e ad adattarsi a ogni clima e ogni ambiente.

Se avete modo, vi consiglio di piantarle in vaso o in giardino, vi daranno grandi soddisfazioni.

Erbe Aromatiche nella storia

Ho spulciato qua e là nei miei libri, ereditati dalla mia famiglia, e ho scoperto che le proprietà delle piante sono note fin dall’antichità. In Cina se ne fa uso fin dal 2800 a.C.

Anche i Greci e i Romani erano soliti preparare infusi, ma è dal Medioevo che arriva a noi un erbario dettagliato, stilato da Paracelso. In esso sono riportati, in ordine alfabetico, tutte le virtù dei fiori e delle erbe. Nel XIX secolo, con l’introduzione di una scienza apposita dal nome impronunciabile “farmacognosia” viene verificata la validità delle proprietà attribuite a queste piante. E con gran sorpresa degli scienziati, si trova conferma ad ogni specifica dote terapeutica fino ad allora solo presunta.

Vi riassumo rapidamente i miei infusi preferiti, quelli che mi aiutano ad alleviare malanni passeggeri (non a curarmi, nei casi più seri).

Differenze tra infusi e decotti

Ebbene sì, esiste una differenza tra infuso e decotto. Nell’infuso, le erbe vengono aggiunte all’acqua bollente una volta spento il fornello e lasciate riposare per un tempo stabilito, prima di essere filtrate.

Nel decotto, invece, le piante vanno aggiunte mentre l’acqua ancora bolle e si lasciano sobbollire con lei per i minuti indicati. Solo successivamente si spegne il gas e si filtrano.

Erbe e antichi infusi: proprietà e benefici

Inizio dalla mia preferita: la calendula!

Se non la conoscete, si tratta di una piantina dai fiori gialli che regala ricche fioriture. È perfetta per calmare i dolori del ciclo o le infiammazioni all’apparato digerente, perché ha virtù antinfiammatorie e antispasmodiche. Faccio essiccare i fiori, poi li lascio in infusione per una decina di minuti appena, filtro il liquido e lo sorseggio al bisogno.

L’ortica, invece, è un potente remineralizzante. Quando sono stanca, magari ai cambi di stagione, uso le sue foglie (secche) per prepararmi una tisana ritemprante. Recentemente ho scoperto anche che ha un potere depurativo, così se in famiglia si esagera a gozzovigliare, offro a tutti una tazzina di questo splendido infuso, con in aggiunta qualche ago di rosmarino, anche lui è un potente digestivo!

La melissa, con il suo profumo inebriante al limone (viene anche chiama limoncina da qualche parte!) ha proprietà calmanti ed è perfetta prima di dormire. Rilassa mente e corpo, quando ne ho a disposizione, aggiungo anche un cucchiaio di fiori secchi di lavanda e ne potenzio l’effetto (e l’aroma!).

Il tarassaco, o dente di leone, è diuretico e depurativo, ideale in primavera per prepararci alla prova costume, eliminando i liquidi in eccesso!

Quando l’intestino è pigro, affidiamoci alla malva: saprà aiutarci a ritrovare regolarità.

Se vogliamo disintossicarci dal caffè, ma garantirci una certa lucidità mentale, proviamo a bere un bell’infuso alla menta, che aiuta anche la digestione e non nuoce allo stomaco!

E ai primi sintomi influenzali, io corro al riparo con una tisana di corbezzolo ben calda e un cucchiaio di miele di acacia. Se preso per tempo, un raffreddamento si risolve velocemente e senza strascichi.

Modalità e tempi

Attenzione, per godere di ogni beneficio, non dobbiamo lasciare nulla al caso! Bisogna comunque rispettare dei passaggi, miscelare correttamente i composti e conoscere le interazioni che possono avere tra loro per ricevere i vantaggi sperati.

L’acqua che utilizziamo deve essere potabile, sempre e va portata a bollore, poi lasciata raffreddare a temperatura ambiente, coperta da un piattino. Perché i principi volatili siano veramente efficaci, sarebbe meglio berla calda (non bollente!!!!) o ancora tiepida, tale e quale o dolcificata con miele.

I tempi per infusi e decotti variano: nel primo caso si tratta di attendere tra i 5 e i 10 minuti, nel secondo caso si può arrivare anche a 20!

Le varie tipologie di decotti e infusi

A questo punto vi chiederete quali erbe e piante sono adatte per realizzare infusi e quali per realizzare i decotti, me lo sento!

E la risposta vi lascerà esterrefatte. Tutte quelle citate si prestano ad essere utilizzate per entrambe le preparazione, ciò che cambia, sostanzialmente la partita è la parte utilizzata.

Nel caso dell’infuso, infatti, si utilizzano le componenti più delicate come fiori, frutti, foglie, che non devono essere sottoposte a temperature troppo elevate per rilasciare le loro sostanze benefiche.

Per i decotti, invece, che bollono per un quarto d’ora almeno, vanno utilizzate radici, cortecce, bacche e rami, le parti più resistenti della pianta. 

E non finisce qui! Vi lascio anche un piccolo vademecum per preparare un mix di erbe benefiche e soprattutto, deliziose.

Esempi di preparazione e miscele

Con il tempo, ho imparato anche a dosare fiori e piante (questo grazie a mia Nonna). Come prima cosa, ovviamente, raccolgo i doni della natura, poi li lascio essiccare al sole e li chiudo ben separati in contenitori ermetici. Appiccico la classica etichetta con la data e la dicitura dell’ingrediente specifico, poi lo utilizzo al bisogno, spesso mescolando più preparazioni tra loro.

Ad esempio, per un infuso digestivo, utilizzo:

  • ½ cucchiaino di menta piperita, fiori e foglie,
  • 1 cucchiaino melissa foglie,
  • ½ cucchiaino malva, fiori e foglie,
  • ½ cucchiaino rosmarino, aghi.

Per depurarmi, ricorro a:

  • 1 cucchiaino di ortica,
  • 1 cucchiaino di rosmarino,
  • 1 cucchiaino di tarassaco.

Per dormire bene, sorseggio:

  • 1 cucchiaino malva, fiori e foglie,
  • 1 cucchiaino melissa, foglie,
  • 1 cucchiaino calendula, fiori.

Con queste dosi, di solito, riesco a preparare 2 tazzine.

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