Cucuzza ghiacciata: il “gelato” palermitano che dissetava i nostri nonni

Cucuzza ghiacciata: il “gelato” palermitano che dissetava i nostri nonni

Lo so, oggi può sembrare strano chiamarla “gelato”, ma a Palermo, molto prima delle gelaterie moderne, c’era un modo semplicissimo e geniale per combattere la calura estiva: la cucuzza ghiacciata.

La cucuzza lunga, quella dei tenerumi – conosciuta anche come cucuzza serpente – veniva lessata, raffreddata, e servita ghiacciata per strada, come fosse una granita naturale, povera, ma incredibilmente rinfrescante. È uno di quei piatti che raccontano la storia di una città e l’ingegno delle famiglie più umili, che con poco sapevano rinfrescarsi nelle giornate più torride.

Una tradizione che sa di vicoli e di infanzia

Un tempo, quando i frigoriferi non esistevano e il caldo in città era insopportabile, i palermitani dormivano sul pavimento per trovare un po’ di sollievo. I più fortunati si rifugiavano nelle ville della Piana dei Colli, ma chi restava in città aveva un solo rimedio: il coppo di cucuzza ghiacciata.

I cucuzzari erano ovunque nel centro storico, con i loro banchetti e le cassette piene di ghiaccio. Un lavoro che si è tramandato per generazioni, simbolo autentico dello street food siciliano.

Cos’è davvero la cucuzza ghiacciata?

Un piatto povero, freschissimo, quasi disarmante nella sua semplicità. Si prepara con:

  • Cucuzza longa (la lunga zucchina verde chiaro, quella dei tenerumi)
  • Acqua, limone e sale

Una volta bollita, si lascia raffreddare bene, poi si pela, si taglia a tocchetti e si conserva in frigorifero o nel freezer finché non diventa freddissima. Si serve in un foglio di carta oleata per alimenti, con una spruzzata di limone e una generosa manciata di sale. Il limone, va detto, è un’aggiunta più moderna: un tocco in più che però ci sta davvero bene.

Cucuzza ghiacciata: il “gelato” palermitano che dissetava i nostri nonni

La mia ricetta

Io la preparo così:

Lavo la cucuzza lunga, la spunto e la taglio in due nel senso della lunghezza. Poi la riduco a tocchetti di dimensione simile, così cuociono uniformemente. Porto a bollore una pentola d’acqua, salo leggermente e ci tuffo dentro la verdura. La lascio cuocere finché non diventa bella morbida.

La scolo e la passo sotto l’acqua fredda. Una volta intiepidita, rimuovo delicatamente la buccia, metto i pezzi su un vassoio e li lascio in frigorifero (oppure qualche minuto in freezer) finché non diventano freddissimi.

Al momento di servire, li sistemo su un piatto da portata, con abbondante succo di limone e sale.

Per chi ama le tradizioni autentiche, la cucuzza ghiacciata non è solo cibo: è racconto, è strada, è estate. È un gesto semplice che rinfrescava il corpo e l’anima con pochissimo.

Tempo di preparazione: 10 minuti
Cottura: 15–20 minuti
Porzioni: per 4 persone

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