Cardamomo: proprietà, benefici, usi, infusi e tintura madre!

Il cardamomo è una spezia originaria dell’India, molto conosciuta anche alle nostre latitudini.

Il suo aroma è dolce, il sapore è amarognolo e leggermente canforato.

In cucina è utilizzato soprattutto per aromatizzare infusi, carni e formaggi o in infusi.

Le sue molteplici proprietà sono da sempre sfruttate in fitoterapia.

Scopriamole insieme.

Cardamomo: proprietà e benefici

Il cardamomo detiene numerose virtù terapeutiche, note da secoli.

Contiene infatti:

  • minerali (calcio, magnesio, potassio, rame, zinco, manganese, magnesio, fosforo e ferro)
  • vitamine (vitamina A e C, vitamine B1, B2, B3 e B6)
  • olio essenziale (geraniolo, terpinolene, sabinene, mircene, nerolo, pinene, linalolo, borneolo, cineolo, limonene e terpineolo)
  • amido
  • fitosteroli
  • antiossidanti.

Agisce come antibatterico naturale, funge da diuretico e aiuta a regolarizzare la pressione sanguigna.

Non solo, gli oli essenziali presenti sollevano dai malesseri all’apparato digerente, come nausea e costipazione e agevola il lavoro epatico.

Inoltre, risulta benefico per bronchi e polmoni, comportandosi come espettorante.

Ha, infine, un effetto tonico sul sistema nervoso.

Viene utilizzato anche per coprire sapori o odori spiacevoli nelle preparazioni farmaceutiche.

Frutto, semi e olio essenziali sono le parti utilizzate in fitoterapia e in cucina a scopi terapeutici o aromatici.

Nelle ricette culinarie, impreziosisce piatti di carne, dolci al cucchiaio o da forno, macedonie, risotti, verdure, formaggi e lievitati.

In erboristica, è consigliato in caso di indigestione, flatulenza, nausea, vomito, ma anche in presenza di bronchite. Inoltre, può alleviare il fastidio da puntura di insetto. Il suo potere scaldante lo rende ideale ai primi freddi in infuso.

Normalmente è reperibile in drogheria e in supermercati ben forniti.

Controindicazioni

Non si rilevano problematiche di specie legate al consumo di cardamomo, salvo in caso di ipersensibilità individuale ai singoli componenti.

Le preparazioni erboristiche

Con il cardamomo è possibile preparare:

  • infuso: per realizzarlo è sufficientemente lasciare riposare un cucchiaino di semi di cardamomo in una tazza di acqua bollente per una decina di minuti. Copriamo con un piattino in modo da non disperdere le sostanze volatili presenti. Filtriamo e beviamo dopo i pasti principali, in caso di coliche addominali, indigestione, incontinenza o prima di dormire per favorire il rilassamento. Utilizziamolo bollente anche per suffumigi in presenza di catarro e raffreddore. Con il liquido filtrato e non dolcificato, inoltre, possiamo fare impacchi immergendo una garza pulita e adagiandola su contusioni o punture di insetto per attenuare fastidio e dolore.
  • tintura madre: per ottenerla, lasciamo macerare 40 grammi di frutti di cardamomo in 200 ml di acool a 40° (una buona grappa sarà sufficiente). Dopo una settimana, coliamo e trasferiamo in una boccettina di vetro scuro con contagocce. Diluiamone qualche goccia in acqua zuccherata in caso di alitosi. Se preferiamo, possiamo masticare più volte al giorno i frutti essiccati.

Esiste, infine, un particolare tè riscaldante adatto a risolvere bronchiti, asma, tosse e quella sensazione di freddo cronico che alcuni soggetti sensibili provano durante la stagione invernale in particolare. Per realizzarlo dobbiamo disporre di:

  • 3 frutti di Cardamomo,
  • 3 grani di pepe nero,
  • 3 chiodi di garofano,
  • ½ stecca di cannella,
  • ½ cucchiaino di zenzero in polvere.

Mettiamo tutti gli ingredienti in un tegamino con mezzo litro di acqua, portiamo a ebollizione e facciamo sobbollire per mezz’ora.

Filtriamo e assaporiamo durante la giornata.

Nelle ricette

Il cardamomo è un esaltatore di sapori dolci e amari. Sovente, in Medio Oriente, viene utilizzato per profumare il caffè. In Europa si è diffuso l’impiego di cardamomo come insaporitore di formaggi, brodi vegetali o animali, dolci come budini, biscotti e gelati. Si fa apprezzare anche sulle verdure e sui legumi soprattutto.

La botanica

Il cardamomo, in gergo tecnico Elettaria Cardamomum, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Zingiberacee che cresce spontaneamente in Sri Lanka e in India, ad un’altezza compresa tra i 750 e i 1,500 metri.

Ha una radice carnosa da cui si sviluppano numerosi steli verdi e lisci. Presenta foglie oblunghe e fiori raccolti in spighe di colore biancastro. I frutti sono capsule ovali e vanno raccolti tra settembre e dicembre, prima della maturazione.

Esistono due varietà:

  • verde, il più pregiato, aromatico e profumato, con un sentore di agrumi;
  • bianco, dal sapore deciso e rinfrescante, viene sbiancato artificialmente.

Curiosità

Noto fin dall’antichità in India, è tra le spezie più costose. In Europa il suo utilizzo si è diffuso attraverso le vie carovaniere. Greci e Romani lo impiegavano per la realizzazione di profumi e per combattere l’alitosi.

I frutti lasciati maturare spontaneamente sulla pianta e non raccolti per tempo, possono farla esplodere.

Una volta prelevate, le capsule di cardamomo vanno essiccate al sole, disposte su vassoi.

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Per tutte le informazioni su come essiccare le erbe basterà cliccare QUI

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