Se contassi quante volte il canarino mi ha aiutata in tutta la mia vita, non mi basterebbero le dita delle mani di tutti i miei familiari!!! Avete presente quei ritrovi lunghi, con tanto di nonni, zii, cugini e parenti alla lontana? Quelle tavolate infinite, stretti stretti gli uni accanto agli altri a passare piatti, acqua, vino, ad alzare i calici, a ridere e scherzare? Certo, ognuna di noi ha vissuto dei momenti così!
Mi alzavo esausta di cibo, rimpinzata con i manicaretti più golosi di sempre, preparati rigorosamente in casa! A fatica, raggiungevo il divano a fine corsa e collassavo (si fa per dire, nella speranza di digerire tutto quel ben di Dio). In mio soccorso, arrivava la nonna che mi porgeva una tazzina di canarino caldo caldo… e mi sentivo già meglio.
Si tratta di uno di quei rimedi antichi, frutto dell’osservazione e della saggezza popolare, che dosa sapientemente le virtù digestive dell’alloro e del limone.
Ho sempre pensato che il suo intervento fosse prezioso, ma mai come in questo periodo. Non fraintendetemi, non sono reduce da grandi abbuffate, la questione è un’altra.
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Sta circolando un virus parainfluenzale che provoca nausea e vomito e ovviamente non si è fermato sulla soglia di casa mia, ma è entrato come ospite indesiderato. Ci siamo ammalati un po’ tutti e con gran sorpresa il medico di famiglia mi ha consigliato di preparare e bere proprio questo infuso, perché permette di reidratarci e risistemare stomaco e intestino!
Non mi resta che prepararlo insieme a voi, salvatevi la ricetta mi raccomando!
Canarino: ingredienti e preparazione
Per una tazza di canarino ci serviranno:
- 200 ml di acqua
- scorza di mezzo limone (non trattato)
- 2 foglie di alloro fresco
Come anticipato, con queste dosi prepareremo una sola porzione, quindi moltiplichiamole in base al numero delle persone che vogliono approfittare dei suoi benefici.
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Se volete conoscere le virtù dell’alloro, cliccate qui.
Per quanto riguarda il limone, mi raccomando, scegliamolo rigorosamente biologico e non trattato per evitare i pesticidi. Preleviamo la buccia con un pelapatate senza coinvolgere la parte bianca, l’albedo, troppo amarognola.
In un tegamino, facciamo bollire l’acqua, poi spegniamo il gas e uniamo la scorza di limone e l’alloro. Inseriamo il coperchio per non disperdere i principi benefici e lasciamo decantare per una decina di minuti.
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Filtriamo con un colino e sorseggiamolo ancora caldo. Possiamo berlo tale e quale o dolcificarlo con il miele.
Vi lascio qui di seguito un’immagine con un’altra ricetta antica, ottima contro nausea e vomito.
Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Rimedi antichi di mia nonna