Camomilla: proprietà, usi, infusi, tisane, oleolito e controindicazioni

La camomilla non ha quasi bisogno di presentazioni, è nota a tutti fin dalla notte dei tempi!

Gli antichi egizi la consideravano pregiata e sacra a Ra, Dio del Sole. Il greco Dioscoride Pedanio e il romano Plinio la ritenevano la panacea di molti guai!

Nel medioevo, veniva utilizzata contro la peste. La sua coltivazione si diffuse tanto che i primi botanici si accorsero di un’altra sua peculiarità: se piantata accanto a alberi ammalati, era in grado di rinvigorirli.

Oggi sappiamo che appartiene alla famiglia delle Ateracee e presenta con fusti ramificati, foglie alterne e oblunghe, e fiori profumatissimi con petali bianchi e interni gialli, riuniti in capolini.

Cresce spontaneamente in tutto il bacino del mediterraneo e può raggiungere addirittura gli 80 centimetri di altezza se coltivata.

Ha moltissime proprietà, alcune note, altre meno. Scopriamole insieme.

Camomilla: proprietà medicinali

La camomilla è un’erba officinale che regala benefici all’apparato digerente e nervoso. È digestiva, antispasmodica e rilassante. È un antinfiammatorio naturale, ha virtù lenitivi, cicatrizzanti, antimicrobica.

La presenza di olio essenziale, cumarine, mucillagini e flavonoidi la rende anche in grado di combattere i radicali liberi e di mantenere la pelle giovane a lungo.

I suoi fiori

Con i suoi fiori essicati si preparano infusi, noti soprattutto per la loro azione calmante. Favorisce il sonno, ma non solo. Riesce a calmare i dolori mestruali quanto intensi, proprio perché è capace di distendere i muscoli volontari e involontari. Allo stesso modo, placa i crampi all’intestino dovuti ad indigestione.

Come assumerla

Può essere assunta per via orale tramite infuso, oppure il suo utilizzo può essere topico, attraverso delle garzine per curare le infiammazioni della pelle o per lenire arrossamenti agli occhi.

Non ha praticamente controindicazioni, anzi è sicura anche sui bambini, non a caso è spesso presente tra gli ingredienti delle creme lenitive.

Attenzione solo a sovra-dosaggi e usi prolungati perché potrebbero diminuire l’assorbimento del ferro e causare insonnia.

Come utilizzare la camomilla

Raccogliamo i fiori freschi lontano da vie trafficate, facendo attenzione perché potrebbero irritare la pelle a causa della presenza di lattoni sesquiterpenici.

Una volta a casa, facciamoli seccare e poi utilizziamoli in infuso.

Ne basta un cucchiaino in una tazza di acqua bollente da lasciare riposare per 5 minuti, poi filtrare.

Ora possiamo sorseggiarla, oppure servircene per gargarismi e risciacqui per curare infiammazioni delle mucose. O ancora utilizziamolo per impacchi sugli occhi arrossati, sulle irritazioni della cute e sulle ferite. Come tonico astringente, lenitivo e anti-age, possiamo picchiettarla sul viso la sera dopo una profonda detersione.

Serviamocene come ultimo risciacquo sui capelli, se vogliamo schiarirli e ottenere riflessi luminosi.

Come realizzare l’oleolito e a cosa serve

L’oleolito, invece, ha proprietà antireumatiche: se massaggiato distende il sistema muscolo-scheletrico.

Non solo, ha un profumo rilassante!

Per poterlo realizzare ecco il dosaggio:

  • 250 ml di olio extravergine di oliva oppure olio di ricino
  • 50 gr di fiori di camomilla secchi

In un barattolo mettiamo i fiori secche e ricopriamoli con l’olio vettore che abbiamo scelto. Chiudiamo il barattolo e lasciamo macerare 40 giorni al buio. Trascorso il tempo necessario, filtriamo e riponiamo in bottigliette con pipetta e dal vetro scuro.

Per tutte le informazioni su come essiccare le erbe basterà cliccare QUI

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