L’aglio orsino è un’erba perenne appartenente alla famiglia delle Liliaceae, come la cipolla e l’aglio comune, di cui è la variante selvatica.
Prende il nome dall’abitudine (o dalla leggenda?) che hanno gli orsi di cibarsene appena usciti dal letargo. È diffuso ovunque sul nostro territorio nazionale, nelle zone umide, ombreggiate e per lo più vicino ai corsi d’acqua. La raccolta avviene da marzo a giugno, durante la fioritura, ma di questa pianta è possibile consumare tutto, foglie, fiori e bulbo.
Ha un profumo intenso e pungente, fiori bianchi e stellati e foglie verdi brillanti a margine liscio, lunghe e affusolate. È privo di un fusto vero e proprio e si erge su steli piuttosto sottili. Non supera quasi mai i 40 centimetri di altezza.
È ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo. Scopriamo insieme quali.
Aglio orsino: proprietà e usi in cucina
L’aglio orsino, come quello comune, ha conclamate proprietà antibiotiche e antimicotiche.
È in grado di purificare il sangue, depurandolo dalla presenza di metalli pesanti e riducendo il colesterolo. Contiene una buona dose di vitamina A e C e numerose vitamine del gruppo B, oltre che una buona quantità di sali minerali.
Depura la pelle e rinforza il cuoio capelluto, tonificando i bulbi.
Aiuta la digestione e sostiene una certa regolarità intestinale; collabora alla salute del fegato e protegge l’apparato digerente. È diuretico e sostiene il lavoro delle vie urinarie. Insomma, è prezioso collaboratore dell’apparato escretore.
Si può consumare in ogni sua parte.
Il bulbo è perfetto per insaporire minestre, carni arrosto e verdure.
I fiori sono deliziosi in insalata e nelle frittate. Ma possono essere utilizzati anche a fini cosmetici, per depurare la pelle. Basta farli seccare e preparare un decotto da lasciare in infusione per un quarto d’ora. Una volta filtrato e portato a temperatura ambiente, può essere picchiettato sul viso per regolarizzare il sebo in eccesso.
Con le foglie si possono preparare gustose e aromatiche zuppe, oppure si può realizzare un pesto profumatissimo; queste ultime vanno raccolte poco prima della fioritura quando il loro odore è più intenso. Se seccate, possono trasformarsi in una tisana depurativa e rilassante.
Non solo è possibile raccoglierlo durante una scampagnata nei boschi, ma anche coltivarlo.
Aglio orsino: la coltivazione
L’aglio orsino può essere piantato in vaso o in giardino.
Scegliamo con cura la zona più idonea per lui, prediligendo luoghi ombreggiati e riparandolo dai raggi diretti del sole in un terreno piuttosto umido. Resiste bene anche a inverni gelidi con temperature ben al di sotto dello zero termico.
Si sviluppa a macchie, per cui optiamo per una sorta di contenzione se non vogliamo che prevarichi sul resto del nostro verde. Riserviamogli, quindi, contenitori limitati e suddividiamolo in cespi.
Non richiede particolari attenzione se non un irrigazione costante, ma priva di ristagni. Se lo piantiamo a terra, sarà sufficiente l’acqua piovana a garantire il giusto grado di idratazione e umidità del suolo.
Approfittiamo, allora, anche di questo dono della natura per circondarci di erbe officinali benefiche per la nostra salute.
N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.
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