Acetosella: proprietà, benefici, usi e infusi

L’acetosella è una piantina aromatica che fa capolino nei prati, nelle pinete, nei boschi proprio all’inizio della primavera e ci accompagna fino a settembre. Fiorisce a Pasqua, per questo è anche chiamata “pianta dell’Alleluia”!

È edibile, si consuma fresca, appena raccolta; ha un sapore particolare e un retrogusto profumato, ma non solo. È ricchissima di proprietà benefiche per il nostro organismo.

Scopriamole insieme!

- Pubblicità -

Proprietà dell’acetosella

L’acetosella è ricca di flavonoidi e antiossidanti, rilascia vitamina C e B2 e contiene sali minerali come calcio, potassio, magnesio, sodio. Ha virtù diuretiche e depurative, favorisce il lavoro di fegato e reni, disintossicando l’organismo e aiutando il metabolismo a funzionare meglio.

Decotto di acetosella

Viene usata in erboristeria come depurante, diuretico, rinfrescante.

Prepariamo un decotto con 20 g di foglie fresche in 1 litro d’acqua e beviamone massimo due tazze al giorno.

Per approfittare dei suoi benefici, dobbiamo consumarla cruda, fresca e in insalata. Cotta o essiccata, infatti, perde la maggior parte del suo potere benefico.

Nel corso della storia, ha trovato anche un impiego topico. Con dei cataplasmi all’acetosella si curavano dermatiti, punture e scottature.

- Pubblicità -

In passato, inoltre, era un’apprezzatissima erba tintoria perché è in grado di conferire ai tessuti delle meravigliose sfumature di giallo, rosso e arancione.

Controindicazioni

Si sconsiglia il consumo di acetosella ai soggetti affetti da calcoli renali. Per la presenza di ossalati, tutti quanti dovrebbero comunque evitare di esagerare con le quantità.

La botanica

L’acetosella, in botanica Oxalis acetosella, fa parte delle Oxalidaceae. Il nome deriva dal fatto che contiene acido ossalico, un micronutriente dal sapore simile a quello dell’aceto e del limone.

- Advertisement -

Gustosa e saporita, è da sempre utilizzata in cucina.

È una pianta spontanea e infestante che raggiunge al massimo i 15 centimetri di altezza. Ha un rizoma piccolo da cui partono foglioline dalla caratteristica forma a cuore, come quelle del trifoglio. A seconda della varietà, può presentare fiori gialli, viola, bianchi o rossi con 5 petali sgargianti.

Vengono raccolte e utilizzate solo le foglie per scopi culinari.

Possiamo trovarla nei pressi di boschi o prati all’ombra, ma è semplice da coltivare.

Resiste alle basse temperature e non patisce il caldo, benché prediliga comunque le zone di ombra. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno, purché soffice e ben drenato. Non necessita di cure specifiche, ma in cambio regala una fioritura sgargiante e piacevolissima, oltre che foglie utilissime in cucina.

L’acetosella in cucina

L’acetosella ha un sapore simile a quello del timo, ma con un retrogusto che ricorda l’aceto o il limone. Per poter godere dei suoi benefici, è necessario consumare le sue foglie crude, fresche e appena raccolte.

Possiamo aggiungerle alle insalate di stagione. Si accosta divinamente con rucola, cipolla e avocado. Perfetto è il binomio con i sapori forti, come quello del pecorino e della cipolla.

Va a braccetto con il pesce e può sostituire il limone: basterà utilizzarla nel cartoccio a fine cottura.

Anche pollo e vitello ai ferri vengono impreziositi dall’uso di quest’erba aromatica gustosissima e benefica.

Raccogliamo sempre con attenzione i doni della natura e facciamone buon uso!

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Vi aspetto sulla mia pagina Facebook – Rimedi naturali di mia nonna

 

acetosellaacetosella in cucinaproprietà acetosellavirtù dell'acetosella