Le acciughe sotto sale sono una preparazione tipica italiana, che prevede tecniche leggermente diverse a seconda della regione di provenienza, ma accomunate tutte dallo stesso motivo.
L’invenzione di questa ricetta, infatti, risale addirittura al Medioevo! Per prolungare il loro tempo di conservazione il più possibile e per evitare sprechi e perdite in denaro da parte di chi le commerciava nelle zone più interne del paese, si ricorse a questo espediente geniale che permetteva di trasportarle inalterate per giorni e giorni (anche per mesi e mesi) sulle strade di tutta l’Europa.
Ancora oggi sono considerate una prelibatezza e una tecnica molto efficace per preservarle integre, carnose saporitissime come appena pescate.
Capita di vederle nei banchi del mercato, del supermercato o di riceverle in dono in qualche ricorrenza particolare. Impariamo a dissalarle insieme.
Acciughe sotto sale: il procedimento per pulirle correttamente
Pulire le acciughe sotto sale correttamente è un’operazione piuttosto semplice a patto di NON lavarle direttamente sotto al getto del rubinetto. Rischieremmo di sciuparle inutilmente, disperdendo il loro sapore.
Aprendo il barattolo noteremo che le nostre acciughe si presentano senza testa, ma intere. Adagiamole in un recipiente fondo e irroriamole con vino bianco da cucina o un mix di aceto e acqua. Lasciamole riposare per pochi minuti, in questo modo, la maggior parte dei granelli di sale si dissolverà immediatamente. Passiamole poi sotto l’acqua corrente per rimuovere il sale rimasto e tamponiamole con un foglio di carta casa.
Tagliamo la pinna posteriore e apriamole a libro, divaricandole delicatamente. Sfiliamo la lisca intera. Le nostre alici sono pronte per essere utilizzate nelle nostre ricette.
Sono spaziali sul pane abbrustolito con uno filo di burro, come aperitivo prima di una cena con gli amici.
Se desideriamo assaporare il loro gusto deciso pienamente, possiamo disporle su un piatto da portata con un giro di olio evo. Spolveriamole con un trito di prezzemolo, aglio e peperoncino e serviamole come antipasto.
Sono spaziali in ogni loro declinazione!
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