Conservare le uova nella calce: il metodo antico che funziona davvero

Maria Di Maria
4 Min

Conservare le uova nella calce: il metodo antico che funziona davvero

Un’antica tecnica contadina tornata utile

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Prima dell’avvento del frigorifero, le famiglie contadine avevano bisogno di conservare le uova per lunghi periodi, soprattutto durante l’inverno, quando le galline producevano meno. Uno dei metodi più efficaci e longevi era la conservazione delle uova nella calce, una tecnica semplice, economica e sorprendentemente efficace.

Come funziona

La calce, una volta spenta con l’acqua e trasformata in calce idrata (idrossido di calcio), viene sciolta in una certa quantità di acqua per ottenere un liquido denso e lattiginoso chiamato latte di calce. Immergendo le uova in questa soluzione, si crea una barriera protettiva intorno al guscio, che sigilla i pori e impedisce l’ingresso di aria, batteri e muffe.

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Questa barriera rallenta drasticamente il processo di degradazione e può mantenere le uova fresche fino a 8-12 mesi.

Conservare le uova nella calce: il metodo antico che funziona davvero

Conservare le uova nella calce: il metodo antico che funziona davvero

Materiale necessario

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  • Uova freschissime non lavate, preferibilmente da galline ruspanti
  • Calce spenta (idrossido di calcio alimentare, facilmente reperibile nei consorzi agrari)
  • Acqua pulita (meglio se non clorata)
  • Un contenitore in vetro, ceramica o terracotta (mai in metallo!)
  • Un cucchiaio di legno o plastica per mescolare

Procedimento passo dopo passo

  • Prepara l’acqua di calce:
    • In una ciotola, sciogli 30 g di calce spenta in 1 litro d’acqua fredda.
    • Mescola bene con un cucchiaio di legno o plastica.
    • Lascia riposare 1 ora finché l’acqua diventa biancastra e opaca.
  1. Sistema le uova
    Disponi delicatamente le uova (non lavate) nel contenitore, con la punta rivolta verso il basso. Assicurati che non si tocchino tra loro per evitare rotture.
  2. Versa la calce
    Copri completamente le uova con il latte di calce, assicurandoti che tutte siano ben immerse. Lasciale riposare in un luogo fresco, buio e asciutto.
  3. Conservazione
    Controlla periodicamente che il livello del liquido resti sopra le uova. Non agitare il contenitore e non toccare le uova fino al momento dell’uso.

Note importanti:

  • Le uova non devono galleggiare: se lo fanno, sono vecchie e da scartare.
  • Se vuoi conservarne di più, rispetta sempre il rapporto: 30 g di calce spenta per ogni litro d’acqua.
  • L’acqua può separarsi col tempo: mescola delicatamente ogni tanto o rabbocca se evapora.

Come usarle dopo mesi

Quando vorrai utilizzare le uova, estrai quelle che ti servono, sciacquale sotto acqua corrente per rimuovere la patina bianca. Rompile separatamente in una ciotola per verificarne l’odore e l’aspetto. Se ben conservate, risulteranno perfettamente fresche, sia per cucinare che per dolci e pasta fatta in casa.

Vantaggi di questo metodo

  • Non richiede frigorifero
  • Non altera il sapore delle uova
  • Preserva la consistenza del tuorlo e dell’albume
  • È economico e accessibile
  • Non produce rifiuti o imballaggi

Avvertenze importanti

  • Le uova non devono essere lavate prima dell’immersione, perché il guscio ha una pellicola naturale protettiva.
  • Non usare uova incrinate o danneggiate.
  • Controlla sempre odore e aspetto prima dell’uso: se hai dubbi, meglio scartare.
  • Non usare contenitori metallici, perché la calce è corrosiva.

Un sapere da riscoprire

Conservare le uova nella calce è un metodo che appartiene alla saggezza contadina, quella fatta di osservazione, pazienza e rispetto per la natura. Un modo concreto per evitare sprechi, soprattutto oggi che si riscopre il valore delle pratiche antiche.

Tempi di preparazione: 15 minuti
Tempo di conservazione: fino a 12 mesi in luogo fresco e buio

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Di Maria
Mi chiamo Maria, amo tantissimo cucinare, sono una mamma, una nonna, e porto con me il sapere semplice e prezioso che mi è stato trasmesso dalle donne della mia famiglia. Ho sempre cucinato, raccolto erbe spontanee, preparato infusi e rimedi naturali, e ancora oggi continuo a farlo, con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia che avevo da bambina.Questo sito nasce dal desiderio di condividere ciò che ho imparato: ricette autentiche, rimedi della tradizione, e piccoli gesti di cura che si tramandano di generazione in generazione. Ogni articolo che pubblico è frutto della mia esperienza reale, scrupolosamente confrontato con fonti affidabili e supervisionato dalla dott.ssa Maria Di Bianco, laureata con lode in Scienze dell’Alimentazione e in Tecniche Erboristiche.Non sono un medico, né un’erborista, ma una custode della memoria domestica. Quella che sa cosa fare quando un bimbo ha la tosse, quando si raccolgono le noci verdi per fare il nocino, o quando un fiore ti dice che è il momento giusto per essere raccolto.