Rosmarino: prepara l’oleolito con la ricetta di mia nonna

Oleolito di Rosmarino: la ricetta di mia nonna

In un articolo precedente, abbiamo parlato del rosmarino, delle sue proprietà, della storia, della cura della pianta e degli usi in cucina. Conosciamo tutte il suo profumo inebriante, ma per sfruttare ulteriormente i suoi benefici, mia nonna preparava anche l’oleolito.

“Attenzione”, mi diceva, “non confonderlo con l’olio di rosmarino!”, per quest’ultimo, infatti, non dobbiamo fare altro che scaldare a bagnomaria dell’olio extravergine d’oliva, inserire gli aghi freschi, trasferire il liquido senza filtrarlo in una bottiglia una volta freddo e utilizzarlo nelle nostre ricette per un aroma intenso.

L’oleolito, invece, prevede l’utilizzo delle sommità fiorite del rosmarino (il rametto va tagliato di circa 10 cm), un tempo di riposo maggiore, ma soprattutto ha una funzione diversa e un uso esterno. Per ottenerlo, le lasciava macerare in olio extravergine d’oliva, per 40 giorni al buio, fino ad ottenere un prodotto denso e corposo. A quel punto lo riponeva nel suo armadietto dei medicamenti, etichettato di tutto punto, per riconoscerlo.

Mi spiegava che era la sua manna dal cielo quando soffriva di dolori articolari e muscolari, e che era portentoso contro il torcicollo. Ma non solo, se ne serviva per contrastare gli spasimi e le contratture. Stendeva un velo d’olio sulla zona dolorante e, con il pollice, faceva delle pressioni in modo circolare, imprimendo maggiore forza sui punti più tesi, questo tipo di massaggio aveva la durata di circa 10 minuti.

Durante i cambi di stagione, quando i capelli cadono più frequentemente, lo applicava sul cuoio capelluto per favorire la crescita e stimolare la circolazione.

Insomma, l’avrete capito, ne faceva largo uso. E io, ovviamente, ho continuato questa sua tradizione! Per questo ogni anno ne preparo alcuni vasetti, e oggi vorrei farlo insieme a voi.

Oleolito di Rosmarino: ingredienti e preparazione

Chi tra noi lo coltiva, può contare su fiori freschi e sicuri, ma se non abbiamo a disposizione una pianta, raccogliamolo in aree lontane dalle zone trafficate e dalle strade più inquinate, oppure acquistiamolo da agricoltura biologica. La qualità paga sempre ed in questo caso è davvero importante assicurarci un prodotto genuino.

Procuriamoci quindi:

  • 30 g di sommità fiorite di rosmarino fresco (rametto di 10 cm circa)
  • 250 ml di olio extravergine d’oliva
  • 1 barattolo di vetro TRASPARENTE dal collo largo (sterilizzato, qui le istruzioni per farlo correttamente)
  • 1 vasetto di vetro SCURO
  • q.b. di flaconcini

Procedimento:

Preparare l’oleolito è semplicissimo. Una volta raccolti i rametti con i fiori, tagliamo la parte più morbida in cima e sfiliamo i rimanenti fiori e aghi tra indice e pollice, eliminando così la parte legnosa, pesiamone 30 gr e inseriamoli nel barattolo TRASPARENTE, dopo averli leggermente pigiati, ricopriamoli con l’olio extravergine. Avvitiamo il tappo e mettiamolo in un luogo buio per circa 40 giorni.

Trascorso questo tempo, filtriamo, travasiamo il tutto in un vasetto di vetro scuro oppure in flaconcini con contagocce. 

N.B: Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

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